Paura nucleare in Giappone, le barre di Fukushima totalmente esposte: si pompa acqua

TOKYO – Le barre di combustibile nucleare della centrale di Fukushima n. 1 sono totalmente esposte, cioè scoperte d’acqua in tutti e tre i reattori. Lo ha annunciato la società che gestisce l’impianto, la Tepco, secondo quanto riportato dall’agenzia Kyodo news.

A questo punto, il rischio di fusione delle barre di combustibile non può essere escluso. Adesso ciò che stanno tentando di fare è pompare acqua marina nel reattore danneggiato per cercare di raffreddare le barre. Nei reattori nucleari deve essere costantemente assicurata la presenza di un livello d’acqua sufficiente a coprire interamente gli elementi di combustibile. In caso contrario, il calore di decadimento che si genera nel combustibile può causare la produzione di idrogeno, il danneggiamento delle barre, con la conseguente fuoriuscita di isotopi radioattivi nell’acqua di raffreddamento, e la fusione del combustibile. La Tepco e l’Autorità giapponese per la sicurezza nucleare e industriale (Nisa) hanno dichiarato che il livello dell’acqua nei tre reattori è inferiore alla norma, ma al momento tale da assicurare le condizioni di sicurezza. Non sono comunque stati forniti dati numerici al riguardo.

«Non c’è assolutamente alcun rischio Chernobyl», ha detto il ministro per la Strategia nazionale giapponese, Koichiro Genba, dopo le due nuove esplosioni avvenute al reattore 3 della centrale di Fukushima 1, danneggiata dal terremoto di venerdì scorso.

Gli scoppi, avvenuti alle 11 (le 3 in Italia) sono stati provocati dall’idrogeno e hanno provocato undici feriti, secondo quanto ha reso noto la Tepco (Tokyo Electric Power), la società che gestisce l’impianto, secondo la quale il livello di radiazioni nell’unità 3 si attestava a 10,65 microsievert, sotto il limite di 500 microsievert per i quali per legge il gestore è obbligato a riferire al governo. Eppure, almeno uno dei feriti, un tecnico 23enne, sarebbe risultato contaminato da radiazioni secondo quanto dice il sito internet del quotidiano Yomiuri Shinbun. Nelle altre due centrali che domenica destavano preoccupazione, Onagawa e Tokai, sono stati rimessi in funzione gli impianti di raffreddamento.

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