ROMA – Giovanni Lo Porto, 38 anni di Palermo, è l’ultimo italiano rapito all’estero. Dopo l’uccisione in Nigeria del dipendente della ditta di costruzioni libanese Setraco, Silvano Trevisan, 69 anni, originario di San Stino di Livenza (Venezia), Lo Porto è l’unico connazionale ancora in mano ai rapitori.
Il cooperante palermitano è stato sequestrato in Pakistan il 19 gennaio 2012 insieme a un collega tedesco a Qasim Bela, nella provincia del Punjab, dove lavorava per la Ong tedesca Welt HungerHilfe (Aiuto alla fame nel mondo) alla ricostruzione dell’area messa in ginocchio dalle inondazioni del 2011.
Più volte il Tehrek-e-Taliban Pakistan (TTP), principale movimento armato anti-governativo, ha negato di avere in mano i due cittadini europei e, a distanza di più di un anno, non è ancora chiaro chi ci sia dietro il loro rapimento.
Qualche tempo fa il governo pachistano ha affermato che ”sta facendo tutto il possibile” per riportare il cooperante italiano a casa ”quanto prima”. Mentre il titolare della Farnesina, Giulio Terzi, ha ripetutamente assicurato di seguire ”costantemente” la vicenda.