Greta Ramelli e Vanessa Marzullo, i rapitori: “Pagate o le cederemo ad Isis”

Greta Ramelli e Vanessa Marzullo, i rapitori: "Pagate o le cederemo ad Isis"
Greta Ramelli e Vanessa Marzullo

DAMASCO – Parlano i rapitori di Greta Ramelli e Vanessa Marzullo, le due giovani cooperanti italiane sequestrate in Siria il 31 luglio scorso: “Pagate o le cederemo all’Isis”. Riferisce Fiorenza Sarzanini sul Corriere della Sera che una fonte dell’Esercito Libero Siriano che combatte contro Bashar al Assad ha assicurato che le due ragazze stanno bene ma ha anche lanciato un avvertimento:

“C’è uno stallo nelle trattative in corso per la loro liberazione. I rapitori non sono legati allo Stato Islamico. Se le trattative non andassero a buon fine ci sarebbe però il rischio che vengano trasferite a un altro gruppo e non è escluso che sia proprio l’Isis”.

I rapitori, insomma, hanno alzato il prezzo dopo i video delle decapitazioni di giornalisti americani James Foley e Steven Sotloff e del cooperante britannico David Haines. 

Scrive Sarzanini:

“La fonte è anonima, il messaggio fin troppo eloquente: accettate le condizioni se non volete che siano cedute agli estremisti della jihad che tengono in scacco Stati Uniti e alleati proprio con la minaccia di uccidere gli altri ostaggi occidentali”.

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