![guardie-svizzere-elmo Guardie svizzere, nuovo casco light in Pvc al posto degli elmi in ferro battuto](/wp/wp-content/uploads/2018/05/guardie-300x238.jpg)
ROMA – Le Guardie svizzere saranno dotate di un casco nero d’ordinanza moderno, che sostituirà il vecchio in ferro battuto e fatto a mano. Sarà realizzato in pvc e prodotto con una stampante in 3D e pur essendo più economico di quello tradizionale, il prezzo sarà comunque di 880 euro, motivo per cui sono in cerca di sponsor.
Il prototipo è stato svelato domenica scorsa, prima della cerimonia del giuramento annuale delle guardie svizzere. Gli elmi in pvc sono resistenti ai raggi UV, il che è un grande vantaggio per le guardie che trascorrono molto tempo all’aperto, e ha impresso lo stemma di Papa Giulio II, che fondò il corpo nel 1506.
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La tradizione vuole che fosse rimasto così colpito dal coraggio dei mercenari svizzeri che chiese loro di difendere il Vaticano, rendendolo il più piccolo, e più antico, esercito permanente del mondo. Da allora, oltre 500 anni, la Svizzera fornisce soldati in Vaticano.
Trentadue nuove reclute, svizzeri single di età inferiore ai 30 anni e cattolici, si sono unite al piccolo esercito per almeno due anni, impegnandosi a proteggere il papa e i successori. Il portavoce della Guardia svizzera, Urs Breitenmoser, ha detto che se riusciranno a trovare degli sponsor, sperano di sostituire gli elmi in ferro battuto entro l’anno prossimo.
Le guardie svizzere sono famose per le loro divise a strisce blu, rosse e gialle e secondo quanto si legge sul loro sito, l'”Uniforme di Gala” fu progettata dal comandante Jules Repond nei primi anni del 1900 e si basa sui colori della famiglia Medici.
È solo uno dei numerosi abiti indossati dalle guardie: chi sorveglia gli ingressi principali del Vaticano, ha divise più sobrie, di colore blu navy e in testa un basco blu. La data del 6 maggio per la cerimonia di giuramento annuale commemora la giornata del 1527, quando 147 guardie morirono mentre proteggevano papa Clemente VII durante il sacco di Roma.