Ue-Usa. Guerra dei formaggi, Parmigiano e simili sono solo italiani

Una forma di parmigiano reggiano
Una forma di parmigiano reggiano

USA, NEW YORK – Non chiamatelo Parmigiano o meglio Parmesan come dicono gli americani. E basta usare il nome Feta per un prodotto che non viene dalla Grecia. E così via per Gorgonzola, Asiago, Fontina, Grana, e chi più ne ha più ne metta. Gli Stati Uniti si ribellano all’Europa e alla sua intenzione di proibire la stessa denominazione per prodotti che non hanno le caratteristiche tipiche richieste. La battaglia sarà all’ultima fetta di formaggio, ossia l’ultima fetta di formaggio che prodotto in Usa potrà chiamarsi allo stesso modo del blasonato rivale prodotto nei luoghi europei che ne danno la denominazione tipica.

La contesa nasce dal fatto che sugli scaffali americani finiscono formaggi prodotti in loco che passano invece come provenienti dall’Europa perchè il nome è lo stesso. Ma d’altronde come scrive un giornale “un po’ di formaggio grattato sulla pasta? Non non ha esattamente lo stesso sapore del Parmigiano sulla pasta”. “Non avrei idea di come chiamare il mio parmigiano se fossi costretto a trovare un nuovo nome” – commenta Errico Auricchio, presidente del gruppo con sede in Wisconsin BelGioioso Cheese Inc., e che 30 anni fa decise di iniziare a commercializzare il suo formaggio negli Stati Uniti.

In realtà la questione è molto piu’ complicata e va ben oltre il semplice utilizzo di un nome. In ballo c’e’ un giro d’affari da quattro miliardi di dollari e l’intenzione dell’Unione Europea andrebbe ad affossare la produzione interna di formaggio oltre a confondere i consumatori. “E’ sorprendente – ha detto Jim Mulhern, presidente della federazione Usa dei produttori nazionali di latte – che gli Europei stiano cercando di riprendersi prodotti diventati popolari negli altri paesi”.

Per ora l’Unione Europea ne sta solo discutendo ma appare chiaro che vuole portare in Usa la stessa politica messa in atto in Canada e in America Centrale dove è proibito usare alcuni nomi di formaggi a meno che non siano stati prodotti in Europa. Secondo gli accordi in vigore con il Canada, per i formaggi prodotti localmente si deve aggiungere il prefisso ‘simil’, ad esempio ‘Simil-feta’. E la battaglia dei nomi non si fermera’ solo al formaggio, presto nuovi provvedimenti potrebbero interessare anche il prosciutto, le arance valenziane, il salame, lo yogurt greco.

Per ora l’Unione Europea ne sta solo discutendo ma appare chiaro che vuole portare in Usa la stessa politica messa in atto in Canada e in America Centrale dove è proibito usare alcuni nomi di formaggi a meno che non siano stati prodotti in Europa. Secondo gli accordi in vigore con il Canada, per i formaggi prodotti localmente si deve aggiungere il prefisso ‘simil’, ad esempio ‘Simil-feta’. E la battaglia dei nomi non si fermera’ solo al formaggio, presto nuovi provvedimenti potrebbero interessare anche il prosciutto, le arance valenziane, il salame, lo yogurt greco.

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