Guerra in Ucraina, 70 attacchi a ospedali e ambulanze secondo dati Organizzazione Mondiale della Sanità

L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha parlato di settanta attacchi a ospedali durante la guerra in Ucraina. Secondo l’Associated Press sarebbero state colpite anche ambulanze ucraine.

Guerra in Ucraina, Oms: “Oltre 70 attacchi a ospedali, ambulanze e medici”

Ci sono stati finora più di 70 attacchi separati contro ospedali, ambulanze e medici in Ucraina, con un numero che aumenta “ogni giorno”. Lo afferma l’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) citata dalla Bbc.

Secondo l’Oms prendere di mira le strutture sanitarie è diventato parte della strategia e della tattica della guerra. Video e foto pubblicati online dal vicesindaco di Kharkiv mostrano danni estesi all’ospedale centrale appena ristrutturato di Izyum, a sud della città. Una nuova area di accoglienza costruita l’anno scorso è stata completamente distrutta.

“Dopo il primo bombardamento, le finestre dell’ospedale sono esplose”, ha detto alla Bbc il vicesindaco Volodymyr Matsokin. “Un secondo attacco ha distrutto le sale operatorie dell’ospedale”, ha aggiunto.  

Guerra in Ucraina, Ap documenta attacchi russi a ospedali e ambulanze

Tra gli attacchi documentati dalla Associated Press – citata dal Guardian – c’è il bombardamento del 9 marzo sull’ospedale pediatrico e di maternità di Mariupol.

“Due giornalisti della Ap, l’ultimo media internazionale restato in città dopo che i russi l’avevano circondata, arrivarono all’ospedale minuti dopo l’esplosione. Hanno visto un cratere fumante profondo come due piani nel cortile interno, circondato dai resti bruciati e contorti di diverse macchine.

La forza dell’esplosione aveva strappato la facciata degli edifici attorno, frantumando i vetri e distruggendo le stanze. I giornalisti dell’Ap fecero foto di superstiti scioccati che uscivano dall’ospedale.

Una donna incinta su una barella si teneva la pancia, pantaloni macchiati di sangue, pallida in viso. Sarebbe morta più tardi dopo un parto cesareo d’emergenza in un altro ospedale, secondo il dottor Timur Marin, uno dei chirurghi che tentarono di salvarla. Anche il bambino non sopravvisse”.

La Ap, che lavora con l’organizzazione Frontline per documentare questi casi, spiega che le prove per potenziali accuse di crimini di guerra stanno “aumentando e sono orrende”.  

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