Un’altra notte di guerra in Ucraina: a Kiev l’esercito ucraino e le forze russe si affrontano per il controllo della città. A due giorni dall’inizio dell’invasione russa la capitale è sotto assedio e Volodymyr Zelensky guida la resistenza. In un nuovo drammatico video notturno il presidente ucraino aveva allertato la popolazione: “Questa notte cercheranno di prendere Kiev” e ha rifiutato le offerte di fuga internazionali.
Combattimenti sono stati segnalati sulla via della Vittoria, una delle principali arterie della città, poche ore dopo il drammatico appello lanciato dal presidente Zelensky che si è mostrato per le strade della città: “La battaglia è qui – ha detto – non voglio un passaggio, mi servono munizioni”.
Dopo una notte di forti combattimenti ed esplosioni anche verso l’alba di sono sentiti colpi di mortaio, provenire da est, nella zona dell’aeroporto di Zhulyany. Un edificio residenziale è stato colpito da un missile nella capitale ucraina, riferiscono i servizi di emergenza, è in corso l’evacuazione: il missile ha colpito l’edificio tra il 18esimo e il 21esimo piano.
Guerra Ucraina, Russia pone il veto all’Onu per il ritiro delle truppe
Intanto all’Onu la Russia ha posto il veto sulla bozza di risoluzione che chiedeva il ritiro delle truppe: 11 i voti a favore e tre astensioni tra cui quella della Cina, che ha attivato il piano di evacuazione dei suoi connazionali ed esortato al dialogo tra Mosca e Kiev.
E mentre si fa strada l’ipotesi di una esclusione della Russia dal sistema Swift, S&P taglia i rating di entrambi i contendenti. Decine di esplosioni, raid aerei e colpi di mitragliatrici hanno seminato il panico anche la notte scorsa nella capitale ucraina e in altre località, mentre Interfax ha riferito di attacchi ucraini nel Donbass con vittime civili, denunciati anche dall’inviato russo all’Onu che ha accusato Kiev di usare i residenti come scudi umani.
Sono oltre 100 mila gli ucraini in fuga dalla guerra, in migliaia espatriati verso Polonia, Ungheria, Slovacchia, Moldavia e Romania.