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Haiti, in Lombardia 7 feriti. Formigoni: “Presto altri”

di admin |8 Febbraio 2010 20:30

«Ho voluto salutare di persona i feriti e ringrazio tutti i nostri medici e volontari che sono a Haiti sin dai primissimi giorni dopo il terremoto: oggi sono arrivati sette feriti, ma penso che presto ne arriveranno altri, dal momento che abbiamo messo a disposizione 300 posti letto. Una grande dimostrazione di solidarietà da parte della Lombardia».

Il governatore lombardo, Roberto Formigoni, ha atteso nel pomeriggio all’aeroporto di Malpensa l’arrivo del primo volo umanitario da Haiti organizzato dalla Regione.

Formigoni è salito a bordo dell’Airbus 330 della Livingston, dopo che i turisti provenienti da La Romana (Santo Domingo) erano stati sbarcati e prima che i sette feriti – quattro adulti e tre bambini – venissero accompagnati sulle ambulanze dai volontari della Croce Rossa Italiana.

Gli haitiani arrivati a Malpensa, aiutati sull’isola dall’ equipe della Fondazione Rava, saranno curati fino a guarigione, secondo l’impegno delle istituzioni lombarde, in tre ospedali: Milano Niguarda, San Gerardo di Monza e Riuniti di Bergamo. Sono diverse le patologie per cui si è reso necessario il ricovero.

Uno dei sopravvissuti ha gli arti inferiori paralizzati e ha viaggiato su una barella, immobilizzato. Un altro è ustionato al volto e in altre parti del corpo. Annabelle, dieci mesi, è rimasta senza genitori ed è stata sbarcata, a beneficio di fotografi e cameraman, in braccio al presidente della Regione.

Che cosa succederà alla piccola e agli altri haitiani arrivati oggi dopo che le cure saranno terminate? «È presto ancora per dirlo – ha risposto Formigoni ai cronisti schierati sulla piazzola dell’aeroporto davanti al terminal 2 -. Il loro futuro lo si deciderà insieme a loro e ai loro parenti, noi siamo pronti a fare la nostra parte».

Nelle prossime settimane potrebbero insomma arrivare a Milano altri aerei come quello atterrato oggi intorno alle 13, organizzato dalla Regione Lombardia insieme a Cri e ministero degli Esteri, che ha mandato allo scalo un suo rappresentante.

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