ISLAMABAD – “Grazie al cielo i funzionari pakistani si riconoscono nei sentimenti islamici delle masse musulmane: questo si traduce in simpatia e collaborazione”, le parole sono di Osama bin Laden padre di al Qaeda e dell’11 settembre. Le disse ad Hamid Mir, giornalista di Geo Tv, la stessa emittente che ha diffuso – forse non a caso – la foto palesemente ritoccata in photoshop del suo cadavere.
Proprio lui, Hamid Mir, il 3 maggio ha deciso di mettersi alla tastiera e raccontare l’Osama bin Laden che ha conosciuto. Inizia il suo ritratto del capo della “base” proprio da una frase di Osama:
“Io sono figlio di un padre ricco, ho trascorso la mia vita nel lusso in Europa e in America, come molti altri sauditi ricchi. Invece presi le armi e andai verso le montagne dell’Afghanistan. E’ stato l’interesse personale che mi ha spinto a trascorrere ogni momento della mia vita all’ombra di morte? No! E’ una questione religiosa, un obbligo, è il jihad contro chi attacca i musulmani. Non importa se io muoio, mentre mi trovo ad adempiere a questo dovere perché la mia morte e la morte di altri come me un giorno risveglierà milioni di musulmani dall’apatia “.
E’ il marzo del 1997, l’incontro tra i due avviene nella grotta di Tora Bora, sulle montagne dell’Afghanistan orientale. Mir racconta di essere stato il primo giornalista pakistano di intervistare Osama bin Laden.
Nel maggio 1998, spiega ancora di averlo incontrato un’altra volta: è la seconda e si vedono in un nascondiglio nei pressi dell’aeroporto di Kandahar.
Secondo il racconto di Mir Osama parlò ancora di morte e disse: “Sì, lo so che il mio nemico è molto potente, ma vi assicuro, mi possono uccidere, ma non possono arrestarmi vivo”.
Poi il giornalista racconta di aver ricevuto il suo messaggero poche ore dopo l’11 settembre e gli attacchi alle Twin Towers e anche questi avrebbe, come era prevedibile, elogiato l’attentato.
“Ho avuto la fortuna di incontrarlo per la terza volta la mattina del 8 novembre 2001. Sono stato il primo e l’ultimo giornalista a intervistarlo dopo l’undici settembre”. Erano a Kabul e il giornalista racconta che fu accolto con un sorriso e Bin Laden disse: “Ti ho detto l’ultima volta che il nemico può uccidermi, ma non mi può catturare la vita, io sono ancora vivo”. Dopo l’intervista, ha nuovamente detto: “Segnatevi le mie parole, Hamid Mir, che mi può uccidere in qualsiasi momento, ma non possono catturare in vita, ma può pretendere la vittoria solo se farmi vivo, ma se sono solo catturare il mio corpo morto, sarà essere una sconfitta, la guerra contro gli americani non saranno più, anche dopo la mia morte, mi batterò fino all’ultimo proiettile della mia pistola, il martirio è il mio più grande sogno”. Osama ha mantenuto la sua promessa. Non ha mai ceduto, ricorda il giornalista.
Il presidente Usa Barack Obama ha finalmente annunciato la morte del terrorista il 2 maggio 2011. La sua morte è la notizia più importante del 2011 per gli americani ma i suoi seguaci sono convinti che Osama bin Laden non è stato catturato vivo altrimenti gli americani lo avrebbero umiliato come Saddam Hussein.
“Per me è stata una grande sorpresa che la persona più ricercata del mondo era nascosto in una città del Pakistan, Abbotabad, vicino all’accademia militare del Pakistan. Questa è la stessa zona dove l’intelligence di Islamabad aveva condotto un’operazione di ricerca per arrestare Aby Faraj al Libbi nel 2004, ma il genero di Osama fuggì a Mardan dove è stato catturato dopo poche settimane.
Osama bin Laden è scampato alla morte ben 4 volte dopo l’11 settembre, secondo quanto scrive il giornalista di Geo tv. Ora che lui è morto, al-Qaeda e i suoi alleati sono ancora vivi e probabilmente più forti.
Bin Laden, conclude Mir, “ha sempre sfruttato i difetti della politiche americane. La sua vera forza era l’odio contro l’America, l’Islam non è mai stata la sua vera forza. L’eliminazione fisica di Osama bin Laden è una grande novità per gli americani…L’America è entrata in Afghanistan alla ricerca di Osama bin Laden. Non c’è dubbio che è stato responsabile per l’uccisione di tanti innocenti, ma gli americani non possono giustificare l’uccisione di persone innocenti con attacchi di droni solo perché Osama ha ammazzato alcuni americani innocenti. Sia Osama bin Laden e gli americani hanno violato la sovranità del Pakistan. Tutto questo deve essere fermato, Osama è morto. Se l’America non lascia l’Afghanistan dopo la morte di Osama bin Laden, allora questa guerra non finirà per niente presto e il mondo resterà un luogo insicuro”.