Harry e Meghan Markle non potranno più usare il marchio “Royal Sussex”. La decisione della Regina

Harry e Meghan Markle non potranno più usare il marchio "Royal Sussex". La decisione della Regina
Harry e Meghan Markle non potranno più usare il marchio “Royal Sussex”. La decisione della Regina (Foto Ansa)

LONDRA – Harry e Meghan Markle non potranno più usare l’etichetta “Royal Sussex” sul loro profilo e sul loro sito. Dopo lunghe e complesse discussioni, la Regina Elisabetta ha deciso: dopo la loro rinuncia alla corona, i due non potranno mantenere la parola “reale” nel loro marchio. E pensare che sono state spese decine di migliaia di sterline per registrare il marchio in tutto il mondo per una serie di articoli e attività, tra cui anche una organizzazione benefica.

 La pagina Instagram “Sussexroyal” è stata aperta l’anno scorso il 2 aprile 2019 ed ha accumulato oltre 11 milioni di follower, la stessa cifra del profilo Kensington Royal, utilizzato da William e Kate. L’etichetta è diventata da poco anche un sito web in cui Harry e Meghan promettevano di dare informazioni su di loro.

Meghan Markle e Harry su Netflix.

Il principe Harry e Meghan Markle intanto sono pronti a sbarcare su Netflix con un progetto pensato appositamente per loro. Quella che per il momento è solo un’idea, stuzzica i vertici della piattaforma streaming: d’altronde i due non dovranno più adempiere ad obblighi legati alla famiglia reale, non utilizzeranno il titolo di altezze reali e non rappresenteranno formalmente la regina. E poi su Netflix c’è l’illustre precedente di Michelle e Barack Obama? Ted Sarandos, a capo dei contenuti, lo ha confermato alla Press Assiciation durante un evento a Los Angeles. “Chi non sarebbe interessato? Si, certo”, ha detto.

L’accordo tra Meghan Markle, Harry e la Regina Elisabetta.

Il prezzo della libertà, punto per punto, nell’accordo raggiunto fra i duchi di Sussex e Buckingham Palace. Harry e Meghan non saranno più ‘membri attivi’ della famiglia reale e per questo dovranno rinunciare all’utilizzo del titolo di altezze reali, nonché a ricevere fondi pubblici. E si impegnano anche a restituire quei 2,4 milioni di sterline di denaro dei contribuenti utilizzati per ristrutturare Frogmore Cottage, che resterà comunque la loro residenza nel Regno Unito.

 

 

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