Harvey Weinstein a processo a New York: in aula col deambulatore Harvey Weinstein a processo a New York: in aula col deambulatore

Harvey Weinstein a processo a New York col deambulatore: nuove accuse a Los Angeles

Harvey Weinstein a processo a New York: in aula col deambulatore
Harvey Weinstein entra in tribunale a New York (Foto ANSA)

NEW YORK – Harvey Weinstein è arrivato sorretto da un deambulatore nel tribunale di New York per la prima udienza del processo in cui dovrà rispondere delle accuse di aggressioni sessuale e stupro. Una udienza, quella del 6 gennaio, che servirà a selezionare la giuria che deciderà l’eventuale condanna per il produttore di Hollywood

Intanto la magistratura di Los Angeles ha spiccato un nuovo capo di accusa per crimini sessuali contro Harvey Weinstein. La nuova incriminazione è stata presentata proprio poche ore dopo l’inizio a New York del primo processo contro l’ex produttore.

Processo a New York per Weinstein

Fino a due anni fa, Weinstein era uno degli uomini più potenti di Hollywood ma lunedì 6 gennaio è entrato nella sede della New York Supreme Court usando un deambulatore. Il processo che prende il via riguarda solo due delle oltre ottanta donne che lo accusano di violenze.

Justine Lobe, una delle oltre 80 donne che accusano Weinstein di molestie sessuali e stupri, ha dichiarato in una intervista alla Bbc: “Avrei paura se Harvey Weinstein venisse prosciolto, non solo per me, ma per tutte le vittime in generale. Andare nella stanza d’albergo di un uomo non gli dà il diritto di aggredirla sessualmente”.

L’udienza è durata circa un’ora ed è stato subito scontro tra procura e difesa: al centro del contendere la richiesta degli avvocati di Weinstein, respinta dal giudice James Burke, di tenere la giuria in isolamento per tutta la durata del processo così come la possibile esclusione dalle prove di sette foto compromettenti che la magistratura newyorchese vuole mostrare ai giurati. “Non è mai nostra abitudine umiliare un imputato, ma queste sono prove importanti”, ha detto Joan Illuzzi, che guida il team della procura. Il giudice si è riservato di decidere in merito.

Weinstein è accusato di violenze e stupri da una novantina di donne alcune delle quali, come Angelina Jolie e Gwyneth Paltrow, sono star di prima grandezza: due soltanto tra queste, una delle quali ancora anonima, erano riuscite a superare gli ostacoli procedurali e di credibilità convincendo il procuratore capo di New York Cyrus Vance a portare il caso davanti alla giuria. Il colpo di scena di Los Angeles apre oggi un secondo fronte.

Tra le accusatrici di Weinstein a New York, quella uscita allo scoperto e che deporrà contro di lui è Mimi Haleyi, ex assistente di produzione alla ormai defunta Weinstein Company: afferma che il produttore la invitò nel 2006 nella sua casa di New York, le levò il tampone e la costrinse a un atto di sesso orale. “Nessuna donna dovrebbe essere sottoposta a questo tipo di inaccettabile abuso”, aveva detto all’epoca la Haleyi ai giornalisti: “Le donne hanno diritto di dire no. Un no è un no, a prescindere dalle circostanze, e io gli dissi di no”. Una linea condivisa da un’altra accusatrice di Weinstein, Jasmine Lobe, in una intervista alla Bbc: “Per questo ho rotto il silenzio”.

Weinstein: nuove accuse da Los Angeles

Due violenze sessuali in due giorni: questa l’accusa che ha portato alle nuove incriminazioni contro Harvey Weinstein a Los Angeles. La procuratrice della città californiana Jackie Lacey vuole processare l’ex boss di Miramax per aver stuprato una donna e aggredito sessualmente un’altra il 18 e 19 febbraio 2013, pochi giorni prima della serata degli Oscar, entrambe in camere d’albergo. La Lacey ha suggerito una cauzione da cinque milioni di dollari. Se riconosciuto colpevole, Weinstein rischia fino a 28 anni di prigione.

I capi di imputazione contro Weinstein sono quattro: stupro, sesso orale forzato, penetrazione sessuale con l’uso della forza e percosse sessuali. Prima di Natale la procura californiana aveva reso noto di aver aperto dossier sulle accuse di otto donne, quattro a Los Angeles e quattro a Beverly Hills. Una di loro è un’attrice italiana che, coperta dall’anonimato, aveva denunciato in una intervista al Los Angeles Times di esser stata violentata da Weinstein nel febbraio 2013 quando l’ex produttore si era introdotto a forza nella stanza del Mr C. di Beverly Hills dove all’epoca la donna alloggiava. (Fonte ANSA)

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