In “Heroes” era un supereroe haitiano che bloccava i poteri di altri supereroi. Jimmy Jean-Louis nella vita reale è solo un attore sempre haitiano in cerca dei suoi genitori, dispersi dopo il terremoto che ha colpito come un’ecatombe l’isola nel pacifico. Forse l’attore in questo momento vorrebbe vestire i panni di uno dei protagonisti della serie tv e limitare il numero dei familiari che sono morti dopo le 32 scosse di ieri e trovare i genitori.
Jean-Louis sta cercando di raggiungere Petionville, il piccolo borgo senza elettricità e acqua corrente, dove le macerie hanno coperto molte vite umane, ma vorrebbe capire «la situazione per vedere come posso essere utile». L’unica persona con cui l’artista è riuscito a mettersi in contatto è un amico «era terrorizzato – ha raccontato – e l’unica cosa che è riuscito a dirmi è che la casa era crollata e alcune persone erano rimaste seppellite. Da allora ho provato a chiamare al cellulare chiunque conoscessi ma non sono stato in grado di parlare più con nessuno».
Jean-Louis ha passato le vacanze di Natale a casa con i suoi genitori, ai quali invia aiuti da Parigi, dove si è trasferito all’età di 12 anni per intraprendere la carriera di fotomodello. Tornato negli Stati Uniti ha fondato Hollywood Unites for Haiti, un’organizzazione no-profit il cui scopo originale è quello di fornire attrezzature sportive ed educative ai giovani disagiati dell’isola.
Adesso però il gruppo è in prima fila per fornire aiuti alla popolazione locale, chiedendo però di inviare denaro, piuttosto che cibo o beni di prima necessità: «Le persone devono capire che inviare beni o cibo potrebbe essere inutile, perché non ci sarebbe alcun modo di distribuirli. Io non penso che ci sia la piena comprensione di quanto la situazione sia terribile. Mancano le infrastrutture, non ci sono strade e il terreno è estremamente accidentato. Sarebbe estremamente difficile che gli aiuti arrivino a destinazione».