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Honduras, 14 morti nel campo di calcio: regolamento di conti tra gang

di admin |31 Ottobre 2010 17:25

Un regolamento di conti tra gang contrapposte del narcotraffico in lotta per il controllo dell’area di San Pedro Sula, la seconda città dell’Honduras: è il probabile movente dietro l’uccisione di 14 uomini in un campo di calcio, mentre si apprestavano a giocare una partita amatoriale. Al momento gli investigatori non hanno fornito molti dettagli sui killer, ma fonti vicine alle indagini sottolineano che l’attacco sferrato da un commando di uomini armati mirava a uccidere tre dei 14 uomini che si trovavano nel campo di calcio della ‘colonia Felipe Zelaya’ di San Pedro, 240 km a nord di Tegucigalpa, in un’area densamente abitata e con alti indici di violenza.

”Sappiamo che il responsabile delle uccisioni è un gruppo che ormai da tempo stava cercando un’altra gang”, si è limitato a dire il viceministro alla sicurezza, Armando Calidonio, precisando che sul posto sono stati trovati una cinquantina di bossoli di fucili Ak-47 e di pistole di nove millimetri. Media locali affermano che il massacro è opera di una banda di narcos, la ‘mara 18’, da tempo in lotta con un’altra gang, chiamata ‘Los Olanchanos’. Dieci persone sono morte sul colpo mentre altre quattro sono decedute in ospedale.

I familiari presenti all’eccidio erano molti e hanno così assistito a scene strazianti. Il gruppo di killer è giunto sul posto a bordo di quattro auto e, dopo essersi avvicinato, ha ordinato agli uomini di gettarsi per terra. Subito dopo hanno iniziato a sparare, fermandosi solo – hanno precisato i testimoni – circa cinque minuti più tardi. L’Honduras – uno dei Paesi più poveri dell’America Latina – ha vissuto negli ultimi anni una escalation di violenza. Nel Paese muoiono in media 12 persone al giorno, secondo la denuncia fatte da diverse organizzazioni dei diritti umani, le quali sottolineano che molti dei delitti rimangono impuniti.

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