PECHINO – E’ ufficiale: i cinesi potranno avere due figli. La notizia, attesa, annunciata, ormai quasi obbligata, è finalmente arrivata. La Cina, o meglio il comitato centrale del Partito comunista, ha infatti deciso di abolire la vecchia e contestata legge del figlio unico. Procreazione libera quindi? Non proprio perché ogni coppia cinese potrà avere al massimo due figli, ma tanto basta per ammorbidire un divieto che negli ultimi decenni ha fatto non nascere milioni di bambini, vittime della politica di contenimento delle nascite. Altro drammatico effetto collaterale della vecchia legge, un consistente squilibrio di genere visto che gli aborti selettivi colpivano soprattutto le bambine. Milioni di bambine non nate.
Con la legge del figlio unico la Cina ottenne un robusto contenimento dell’incremento della popolazione, evitando all’inizio del provvedimento e poi per i primi due decenni uno scenario “indiano”, insomma una sovra popolazione difficile letteralmente da sfamare. Poi però l’obbligo di un solo figlio ha portato la demografia cinese a diventare un albero storto: troppe poche donne in relazione ai maschi, al punto da condannare milioni di maschi cinesi a non incontrare una moglie (il rapporto è di circa 108 femmine per 121 maschi). E troppi anziani in relazione ai giovani che dovranno mantenerli considerando che in Cina il Welfare all’europea, pensioni e sostegni vari, è praticamente sconosciuto.
La decisione di abolire questa legge, in vigore dalla fine degli anni Settanta, arriva dopo la segnalazione da parte degli esperti di un rallentamento della crescita della popolazione più rapido del previsto. Insomma i cinesi hanno cambiato, con il sopraggiunto benessere, il loro stile di vita e hanno iniziato a fare meno figli, cosa che comporterà in futuro meno forza lavoro e più anziani (longevi) da mantenere visto che l’ invecchiamento della società sta procedendo a un ritmo accelerato. In precedenza, secondo le stime dell’ Onu, il picco della crescita della popolazione cinese sarebbe stato raggiunto nel 2030. I nuovi studi lo situano dieci anni prima, nel 2020. Nel 2013, secondo una valutazione della Banca Mondiale, la popolazione della Cina era di 1,357 miliardi di persone.