ibia: famiglia rifiutò manifestare per Gheddafi, ucciso

BENGASI, 3 LUG – Dopo che la sua famiglia ha rifiutato di partecipare a una manifestazione in sostegno di Muammar Gheddafi, un giovane di Tripoli, Ahmed, e' stato assassinato a colpi d'arma da fuoco alla testa in carcere: lo racconta, fra le lacrime, lo zio Mohammed.

''Quattro o cinque giorni fa un membro di uno dei 'Comitati rivoluzionari' di Gheddafi ha avvicinato la famiglia di mio fratello a Tripoli'', dice il 50.enne Mohammed, che vive a Bengasi, roccaforte dell'insurrezione.

''Gli hanno detto 'noi abbiamo tuo figlio, detenuto nella prigione di Abu Salim. Se la famiglia non esce a manifestare venerdi', non lo rivedrete mai piu''', racconta l'uomo. Ahmed era scomparso a Tripoli subito dopo l'inizio della rivolta. Ma i parenti, convinti che Ahmed fosse in realta' gia' morto, hanno deciso di non partecipare alla manifestazione di regime. ''Noi pensavamo che fosse impossibile che potesse ancora essere vivo'', dice lo zio.

Ma il cadavere e' stato loro mostrato ieri mattina, nel carcere di Abu Salim. ''Le ferite erano recenti, il sangue ancora caldo'', dice zio Mohammed, che afferma che almeno altre due famiglie del vicinato di Ahmed, che pure non hanno partecipato al raduno pro-Gheddafi, hanno avuto dei parenti assassinati come ritorsione.

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