Il Papa all’Angelus: “I preti portino la luce di Dio nella confusione dei nostri tempi”

I sacerdoti portino la “luce di Dio” nella “confusione dei nostri tempi”: è quanto ha auspicato papa Benedetto XVI, durante l’udienza generale in Piazza San Pietro. Il suo discorso è stato dedicato al sacerdozio, ma il pontefice non ha fatto alcun accenno allo scandalo di pedofilia all’interno della Chiesa.

Benedetto XVI,  davanti a una piazza San Pietro gremita da circa 20 mila fedeli, ha ricordato quali sono i tre compiti principali del sacerdote: insegnare, santificare e ordinare. Stamane si e’ concentrato sul primo, ovvero quello dell’insegnare. Un compito “particolarmente importante” – ha detto – in un ‘epoca segnata da una ”piena emergenza educativa”.

“Vi è una grande confusione – ha rimarcato – sulle scelte della nostra vita e sugli interrogativi fondamentali: dove andiamo? quali sono i valori veramente permanenti?” “Nascono e scompaiono – ha aggiunto – filosofie contrastanti e creano confusione sul vivere”.

“In questa situazione – ha osservato papa Ratzinger – si realizzano le parole del Signore: ho compassione di loro, sono come pecore senza pastore”. “Compito del prete dunque – ha concluso – è quello di rendere la luce di Dio nella confusione dei nostri tempi”.

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