“Il prossimo Papa sarà l’ultimo?” Profezia Nostradamus, Malachia e…

ROMA – Terremoto, grandine, fulmini, Malachia e fine del mondo. Non è la trama di un prossimo film Hollywoodiano, non è un servizio di Voyager o di Mistero ma è un articolo del sito svizzero 20min.ch dal titolo riassuntivo quanto inquietante: “Il prossimo Papa sarà l’ultimo?”

“Prima il fulmine che ha colpito la cupola di San Pietro, poi il terremoto a Roma, ora anche la grandinata. Per il veggente è chiaro: il prossimo sarà l’ultimo Papa” scrive Daniel Huber. Ma chi è il veggente? Malachia naturalmente. Chi è Malachia? E’ l’autore del Prophetia Sancti Malachiae nel quale vengono descritti tutti i Papi con un breve motto fino all’ultimo pontificato, quello di Pietro il Romano prima della distruzione di Roma e del Giudizio Universale.

Oltre a Malachia il sito parla di segni misteriosi. Quali? Il fulmine che ha colpito San Pietro, il terremoto che ha colpito la zona di Castel Gandolfo ( 2,5 sulla scala Richter) “che può essere considerato un segno divino” (perché no?) e la grandinata che ha colpito Roma martedì 12 marzo (un altro evidente e chiaro segno dell’ira divina). Citato anche Nostradamus, il padre padrone dei veggenti complottisti per il quale “l’ultimo Papa sarebbe “fuggito da Roma nel mese di dicembre, quando la una grande cometa sarà visibile anche di giorno”.

Secondo il sito esoterico (esoterico è dir poco) Astrolymp.de citato dall’articolo Peter Turkson, cardinale ghanese, rappresenterebbe Pietro il Romano. Il Papa nero. Fatto un teoria se ne farà un’altra. Questa è l’unica certezza.

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