India, due soldati uccisi e mutilati. Accuse al Pakistan

India, due soldati uccisi e mutilati. Accuse al Pakistan
India, due soldati uccisi e mutilati. Accuse al Pakistan

ISLAMABAD – L’India ha accusato il Pakistan di avere ucciso e mutilato in Kashmir due suoi soldati lungo la Linea di Controllo (LoC, confine ufficioso indo-pachistano), ma le autorità di Islamabad hanno negato ogni responsabilità del loro esercito nella vicenda.

L’incidente è avvenuto nel settore di Krishna Ghati della LoC allorché i due soldati svolgevano una ispezione per verificare notizie di intelligence secondo cui le truppe pachistane avevano collocato alcune mine in territorio indiano. Commentando l’uccisione dei militari e lo scempio dei loro cadaveri il ministro della Difesa Arun Jaitley ha condannato “un atto barbaro che non è accettabile neppure in guerra”, dicendosi certo che “l’esercito saprà rispondere in modo appropriato all’accaduto”. Ma già ieri con un comunicato ufficiale, ed ancora oggi in un contatto telefonico attraverso una ‘hotline’ attiva al confine kashmiro, i vertici militari del Pakistan hanno negato ogni responsabilità nell’accaduto. In un comunicato l’Ufficio stampa dell’esercito (Ispr) ha sostenuto che “non vi è stata da parte nostra alcuna violazione del cessate il fuoco lungo la LoC”.

Le accuse indiane nei nostri confronti di mutilazione di due suoi soldati “sono false” perché “l’esercito del Pakistan è una forza altamente professionale e mai mancherebbe di rispetto ad un soldato avversario, anche indiano”.

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