India, essere gay è reato. Corte Suprema respinge ricorso del governo

India, essere gay è reato. Corte Suprema respinge ricorso del governo
Il Gay Pride a New Delhi (LaPresse)

NEW DELHI – La Corte Suprema indiana ha respinto oggi, 28 gennaio, un ricorso contro la reintroduzione del crimine di omosessualità che alla fine dello scorso anno aveva sollevato molte polemiche e critiche da parte della comunità gay.

Una sezione del massimo organo giudiziario, composta dai giudici HL Dattu e SJ Mukhopadhaya, ha rigettato la richiesta del governo di rivedere un verdetto anti gay emesso a dicembre.

In quell’occasione la Corte Suprema aveva annullato una precedente sentenza dell’Alta Corte di New Delhi in cui depenalizzava il reato di “sesso contro natura” previsto dall’articolo 377 del Codice Penale Indiano.

Il rifiuto ha deluso le aspettative di molti attivisti che hanno annunciato altre iniziative legali. Secondo loro, l’articolo 377 “viola il diritto alla salute” perché, dichiarando i gay fuorilegge, “si impedisce loro l’accesso ai servizi sanitari e alle strutture di prevenzione dell’Aids.

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