India. La Commissione "anti-povertà" spende oltre 3,5 mln di rupie per i bagni

NEW DELHI – La Commissione per la pianificazione economica, importante ente del governo indiano incaricato di programmare le politiche per i poveri, e' al centro di uno scandalo aver speso 3,5 milioni di rupie (oltre 50 mila euro) per due lussuosi servizi igienici nella sua sede di New Delhi. Lo rivela il 6 giugno il Times of India .

I lavori di rifacimento dei gabinetti sono stati effettuati nel ''Yojana Bhavan'', un vecchio edificio dove ha sede la Commissione guidata dal famoso economista Montek Ahluwalia, considerato una delle figure chiave delle politiche riformiste del partito del Congresso di Sonia Gandhi. I bagni sono riservati ai circa 60 dipendenti dell'ufficio che potranno avere accesso attraverso un sistema di riconoscimento con ''smart card'', costato oltre 500 mila rupie (circa 7.290 euro).

Il clamore della notizia, rimbalzata su tutti i media indiani, ha provocato un'immediata reazione della Commissione del Piano che, in un comunicato stampa, ha precisato che ''i servizi igienici sono destinati anche al pubblico e non riservati soltanto ai funzionari di alto livello'' e che ''sono due blocchi di servizi igienici con dieci gabinetti ciascuno''.

Lo scandalo e' venuto alla luce dopo una richiesta di informazioni avanzata dall'attivista anti corruzione S.C. Aggarwal in base alla legge sulla trasparenza nella pubblica amministrazione. Montek era stato duramente criticato lo scorso anno per aver fissato la soglia della poverta' a 32 rupie (46 centesimi di euro al giorno) affermando che chi guadagna di piu' di questa somma non puo' beneficiare dei sussidi statali.

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