India, le nuove epidemie sono obesità e diabete. E si ricorre al bisturi

LONDRA, 21 SET – In un paese dove ancora si muore di fame, la classe dirigente ingrassa e finisce sotto il bisturi. Leader politici indiani al governo e all'opposizione si sono sottoposti ai ferri del chirurgo per perdere peso.

''Ho operato metà dei ministri'', ha detto Muffazal Lakdawala, chirurgo-star del Centro per la cura dell'Obesità e il Diabete di Mumbai, secondo quanto riferisce oggi il Times di Londra.

I chili di troppo non hanno colore politico: l'ultimo paziente del dottor Lakwadala è Nitin Gadkari, il presidente del maggior partito di oposizione indiano, il Bharatiya Janata Party. 127 chilogrammi e un debilitante diabete prima della cura, Gadkari si è unito a Nawab Malik, ex sottosegretario al lavoro, Nitin Raut, sottosegretario all'allevamento, D.Y. Patil, membro del partito del Congresso e a vari produttori e registi di Bollywood tra i clienti del chirurgo che li ha sottoposti a interventi di chirurgia bariatrica come il bendaggio dello stomaco o il bypass gastrico.

Dopo il Bangladesh l'India è il secondo paese al mondo in cui i bambini soffrono di malnutrizione: un bimbo sotto i cinque anni su due soffre la fame secondo stime della Banca Mondiale. E tuttavia la rapida, recente crescita economica di una delle quattro nazioni del Bric (le altre sono Cina, Russia e Brasile) ha portato a una espansione anche nella pancia della sua classe dirigente.

Il parallelismo tra ricchezza e circonferenza vita è un fenomeno familiare al mondo ricco: la rivoluzione industriale – osserva il Times – consentì ai proprietari di fabbriche britannici di unirsi agli aristocrazia quando a chili di troppo sulla bilancia. Ora è la volta di indiani e cinesi.

In India il cinque per cento della popolazione è gravemente obeso e perfino il 30 per cento dei soldati del secondo più grande esercito del mondo è gravemente sovrappeso, ha scoperto uno studio pubblicato ai primi di settembre sulla rivista medica Indian Council of Medical Research, una sorta di 'Lancet' indiano.

Cinquanta milioni di indiani sono diabetici e la cifra rischia di salire a 100 milioni entro il 2025, il tasso globale più alto del mondo. In grandi città come Mumbai due citadini su cinque sono classificati come obesi: chi se lo puo' permettere, ricorre al 'quick fix' del dottor Lakdawala.

''E' un buon business per chi c'è dentro'', ha detto Ramen Goel, un altro medico del centro di Mumbai che ha stimato a 2.000 gli interventi chirurgici anti-obesità quest'anno contro appena 10 nel 2001.

A un costo di 12.000 dolllari per paziente, sono operazioni fuori della portata della vasta maggioranza degli indiani, 700 milioni dei quali vivono tuttora con meno di due dollari al giorno.

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