INDIA, NEW DELHI – Sara’ lo stesso presidente della Corte Suprema indiana, P. Sathasivam, assistito dai giudici Ranjan Gogoi e Shiva Kirti Singh, ad esaminare a partire da lunedi’ il ricorso presentato dall’ambasciatore d’Italia, Daniele Mancini, a nome di Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, mirante a sbloccare il processo legato all’incidente del 15 febbraio 2012 in cui al largo del Kerala morirono due pescatori.
Lo si e’ appreso da fonti giudiziarie indiane. Verosimilmente, la prima udienza sara’ monopolizzata dall’intervento dell’avvocato Mukul Rohatgi che, a nome del collegio difensivo, illustrera’ il contenuto della ‘petition’ e sollecitera’ la Corte a prendere iniziative concrete. Questo perche’ dopo un anno dalla sentenza in cui il massimo tribunale indicava conenuti, modi e tempi delle indagini e del processo, nulla e’ stato fatto.
E anche perche’ l’accusa, attraverso la polizia investigativa Nia, ha cercato di far trasferire la tutela dei due maro’ ad una Corte speciale antiterrorismo, in base a una Legge per la repressione della pirateria marittima (SUA Act). Molto probabilmente l’udienza di lunedi’ sara’ seguita da una seconda, in cui la parola passera’ al rappresentante dello Stato indiano, che dovra’ presentare le sue controdeduzioni. Quindi il giudice Sathasivam potra’ decidere il da farsi.