India, minorenne struprata e morta: l'ottavo caso in tre giorni

NEW DELHI – Una ragazza musulmana di 17 anni è stata trovata morta nel distretto di Sitapur, in India: la minore era stata stuprata, secondo i media indiani, dagli amici del fratello. E' questo l'ultimo di una catena di episodi di violenza contro le donne: negli ultimi tre giorni almeno otto casi sono stati registrati nello stato settentrionale dell'Uttar Pradesh. Vittime sono in particolare minorenni. E le aggressioni hanno provocato spesso la morte o il suicidio della vittima.

L'ultimo episodio, riferito dai media indiani, risale a stamani, quando la diciassettenne, figlia di un poliziotto, è stata trovata morta nel distretto di Sitapur. La ragazza è stata aggredita mentre si recava in una madrassa per delle lezioni di cucito. Era scomparsa da alcuni giorni e i familiari la stavano cercando. La polizia sta indagando sulle cause della morte ed e' stata ordinata l'autopsia sul cadavere ritrovato in una piantagione di canna da zucchero

In un altro atto di feroce brutalità, una donna di 35 anni, madre di famiglia, è stata violentata, cosparsa di benzina e poi arsa viva perché aveva riconosciuto i suoi tre assalitori nel distretto di Etah. La poveretta è riuscita a denunciare gli stupratori prima di soccombere alle gravi ustioni all'ospedale.

Ha creato molto scalpore anche il caso della quattordicenne accecata un coltello da due uomini mentre tentava di resistere alla violenza. I due si sono dileguati, ma nel frattempo alcuni poliziotti sono stati denunciati perché in un primo momento si sono rifiutati di registrare la denuncia della famiglia.

Sotto accusa per la catena di stupri sono le autorità del popoloso Stato dell'Uttar Pradesh, governato dalla leader politica Mayawati, la ''regina degli intoccabili'', dove è prevalente un alto tasso di corruzione e di discriminazione sociale, in particolare contro le donne di bassa casta.

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