Almeno 65 poliziotti indiani sono stati uccisi dai ribelli maoisti nel corso di un’imboscata contro accampamenti delle forze di sicurezza nel centro dell’India. Lo hanno reso noto la televisione e l’agenzia di stampa PressTrust of India.
L’imboscata è avvenuta nello stato del Chhattisgarh ed uno degli attacchi più gravi compiuti dai ribelli comunisti attivi nel centro e nel nord est del paese.
Gli scontri sono ancora in corso nella zona e sono stati mandati dei rinforzi. Centinaia di ribelli avrebbero preso di sorpresa i veicoli di soccorso giunti sul luogo in seguito all’esplosione di una mina. Alcune strade di accesso sono state bloccate dai guerriglieri.
L’imboscata è avvenuta all’alba in una sperduta giungla nella regione di Dantewala, roccaforte degli insorti, dove è in corso un’offensiva del governo di New Delhi contro i guerriglieri. Secondo il ministro degli interni P.K. Chidambaram “é stata una trappola tesa dai naxaliti (i maoisti indiani) che mostra tutta la loro brutalità e crudeltà”. Il ministro si è detto “scioccato” dall’alto numero delle vittime.