India, turista inglese salta dalla finestra per sfuggire allo stupro

AGRA (INDIA) – Per sfuggire ai suoi stupratori si è lanciata dalla finestra della sua camera d’albergo. Non è morta, solo alcuni graffi e la rottura di un legamento, per l’impavida turista inglese che ad Agra, la città indiana del celebre mausoleo del Taj Mahal, si è salvata così da un presunto assalto sessuale.

L’ennesimo caso di violenza sulle donne avviene lo stesso giorno in cui la Camera Bassa del Parlamento ha approvato la nuova legge contro le violenze sessuali, dopo circa sette ore di discussione. La nuova legge inasprisce le pene e introduce nuovi reati come lo stalking e il voyeurismo.

Nella caduta dal primo piano, per fortuna la giovane britannica ”non ha riportato gravi ferite”, ha detto in serata all’Ansa il portavoce dell’ambasciata del Regno Unito, Marcus Winsley, aggiungendo che ”si trova ora sotto la protezione della polizia”.

La donna, che ha 32 anni e abita a Londra, ha raccontato che intorno alle quattro del mattino due uomini hanno tentato di entrare nella sua stanza. Secondo la ricostruzione della polizia, la giovane donna avrebbe rifiutato le avances del direttore dell’hotel che si offriva per un massaggio. Dopo il rifiuto, il manager in piena notte, con un altro uomo, avrebbe cercato di aprire la porta della stanza della donna con la chiave di servizio.

La donna spaventata, è così corsa verso la finestra e si è lanciata dall’edificio, riportando la rottura di un legamento ad una gamba. Dopo l’incidente, il direttore dell’albergo è stato arrestato con l’accusa di molestie. Ma dal personale arriva una versione diversa con un dipendente che difende il direttore spiegando che questo avrebbe tentato di entrare nella stanza della ragazza solo ”per svegliarla”. La donna – ha riferito – avrebbe frainteso le intenzioni dell’uomo, che voleva solo darle il ‘wake up’ per permetterle di prendere il treno del mattino.

La sua storia, fortunatamente, ha avuto risvolti meno drammatici rispetto a una turista svizzera aggredita e stuprata davanti al marito nel distretto di Datia alcuni giorni fa. O la giovane studentessa universitaria che ha suscitato l’indignazione di tutta la nazione, alcuni mesi fa, quando morì dopo essere stata assalita e brutalmente violentata da un branco di ubriachi su un autobus.

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