"Infarti previsti anni prima con una semplice radiografia", lo studio della Edith Cowan University Perth "Infarti previsti anni prima con una semplice radiografia", lo studio della Edith Cowan University Perth

“Infarti previsti anni prima con una semplice radiografia”, lo studio della Edith Cowan University di Perth

Tramite una semplice radiografia, gli infarti potrebbero essere previsti in largo anticipo, persino anni prima. 
 
E’ quanto emerge da uno studio della Edith Cowan University di Perth, in Australia.
 

Infarti previsti con anni di anticipo, occhio ai livelli alti di calcio nell’aorta…

Le persone con alti livelli di calcio nell’aorta, hanno una probabilità fino a quattro volte maggiore di essere colpite da un infarto.
Identificare la “bomba a orologeria” potrebbe salvare ogni anno decine di migliaia di vite.
 

Infarti previsti con anni di anticipo, di solito sono ‘killer silenziosi’…

L’autore principale dello studio, Josh Lewis, ha dichiarato:”Le malattie cardiache spesso sono un killer silenzioso.
“Molte persone non sanno di essere a rischio o di avere i primi segnali premonitori, come ad esempio la calcificazione dell’aorta addominale o coronarica.
“L’aorta addominale è uno dei primi siti in cui può verificarsi l’accumulo di calcio nelle arterie, anche prima del cuore.
“Individuando precocemente il problema si può intervenire e introdurre delle modifiche allo stile di vita, adottare dei farmaci che mettano uno stop al peggioramento della malattia”.
 
Gli strumenti di imaging non invasivi come le scansioni TC (tomografia computerizzata) possono produrre immagini dettagliate e a sezione trasversale di organi e tessuti, inclusa l’aorta.
Quando il calcio si accumula nella parete dell’aorta può innescare un arresto cardiaco. La AAC (calcificazione aortica addominale) causa anche l’ictus.
Un’analisi dei dati raccolti da 52 studi eseguiti in tutto il mondo, ha rilevato che aumenta il rischio di due o quattro volte.
Lo studio ha inoltre rilevato che più è estesa la presenza di calcio e maggiore è il pericolo. Ciò si applica in particolare a chi soffre di malattia renale cronica.
I fattori che alimentano la calcificazione delle arterie includono una cattiva alimentazione, uno stile di vita sedentario, il fumo e la genetica.
Lewis spera che la scoperta porterà più persone a comprendere il rischio di avere un infarto o un ictus.
Ha aggiunto:”La calcificazione dell’aorta addominale viene spesso rilevata incidentalmente in molte analisi di routine, come le radiografie della colonna vertebrale laterale, attraverso macchine utilizzate per la densità ossea o raggi X, e ora, quando individuata, abbiamo un’idea decisamente migliore della prognosi sui pazienti”.
“Può rappresentare un preallarme per i medici che devono esaminare e valutare il rischio di infarto o ictus dei pazienti”.
Lo studio, pubblicato sul Journal of the American Heart Association, si basa sulla recente ricerca sulla AAC attraverso radiografie della densità ossea e IA (intelligenza artificiale).
(Fonte: Daily Mail)
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