Inghiottito dalla balena, il pescatore sub espulso con la tosse come se fosse un moscerino

Inghiottito dalla balena, il pescatore sub è stato espulso con un colpo di tosse. Come se fosse un moscerino qualsiasi. La storia di Michael Packard ha fatto il giro del mondo. E un po’ ovunque si sono sprecati i paragoni con episodi famosi della letteratura e della mitologia.

Tutti a parlare di Geppetto e Pinocchio, di Giona. Effettivamente però, a pensarci bene, la dinamica e la meccanica fanno pesare a qualcosa che ci può essere ancora più familiare. Qualcosa che può accadere nella vita di tutti i giorni.

Quante volte ci è capitato di ingoiare un moscerino mentre andiamo in motorino o giochiamo a pallone? Qualcuno può ricordare anche quando genitori e nonni ci dicevano, da piccoli, “chiudi la bocca altrimenti entrano le mosche”. Ecco, Michael è così piccolo rispetto alla balena da poter essere paragonato a un moscerino.

Inghiottito dalla balena e poi espulso con un colpo di tosse

Tutto lasciava presagire una giornata normale e tranquilla. Erano le 8 del mattino di venerdì quando, a bordo della sua barca ‘Ja’n J‘ non lontano dalle coste di Cape Cod, il pescatore Michael Packard stava rientrando in acqua per la seconda immersione a caccia di aragoste.

All’improvviso però un suono sordo, una forte spinta e poi il buio. Packard era stato inghiottito da una balena. Per 30-40 infiniti secondi ha temuto il peggio. Prima ha pensato di essere stato mangiato da uno squalo bianco, ma si è trovato tutto intero. Gli ci è voluto un po’ di tempo per capire di essere stato inghiottito da una balenottera azzurra: “E’ accaduto tutto così velocemente. Il mio unico pensiero era come uscire dalla sua bocca”.

Michael Packard salvato da un colpo di tosse

Aiutato a respirare dalla bombola di ossigeno con la quale si era buttato in acqua, Packard ha iniziato a pensare a una via d’uscita consapevole che l’enorme mammifero avrebbe potuto “fare di lui quello che voleva. Poteva ingoiarmi o sputarmi”.

A salvarlo è stato un colpo di tosse. La balena prima è emersa in superficie, poi ha iniziato a scuotere la testa e in pochi secondi Packard era in acqua, vivo e vegeto. “Non potevo crederci”, ha detto sorridente raccontando la sua incredibile storia dall’ospedale dove è stato ricoverato per dei controlli, ma dimesso poco dopo. “Potevo percepire che mi muovevo all’interno della balena e soprattutto percepivo i muscoli della sua bocca”, ha detto.

I paragoni della storia della balena

La sua avventura riporta alla memoria ‘Whale of a Tale‘, la canzone di Kirk Douglas in 20.000 Leghe sotto i mari. Ma ancora di più il biblico Giona o i romanzi di Moby Dick e Pinocchio.

Come nel libro di Herman Melville l’incredibile storia è ambientata in Massachusetts, uno dei posti più noti al mondo per l’avvistamento delle balene. E come in Pinocchio Packard viene inghiottito interamente. A differenza di Geppetto, che è rimasto nel mammifero per due anni dopo essere stato inghiottito “come un tortellino di Bologna”, Packard ha vissuto solo secondi di terrore, durante i quali la paura ha lasciato spazio solo al pensiero dei suoi due figli di 15 e 12 anni.

Gli esperti dell’area hanno bollato come un “incidente” l’avventura-sventura del pescatore 56enne perché le balenottere azzurre non sono animali aggressivi, e non lo sono soprattutto con gli umani. Questo non toglie che per Packard si è trattato di un incubo.

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