BANGKOK – E' salito a quasi 400 morti il bilancio delle inondazioni che da tre mesi hanno colpito la Thailandia, ricoprendo d'acqua un'area estesa quanto il Lazio e che è arrivata fino alla periferia di Bangkok, mentre il centro della capitale rimane all'asciutto.
L'ultimo conteggio delle autorità thailandesi ha calcolato 384 morti in 26 province su 77 che rimangono allagate, coinvolgendo 2,1 milioni di persone. Il governo di Yingluck Shinawatra è tuttora impegnato nel tentativo di risparmiare la capitale da 12 milioni di abitanti, facendo defluire a est e a ovest della metropoli la massa d'acqua in arrivo da nord.
Tale scelta ha provocato un forte risentimento nelle periferie allagate, in alcuni casi con tafferugli tra le forze dell'ordine e residenti che volevano demolire le barriere a protezione di Bangkok.