Harvey: gli occhi del mondo sull'uragano in Texas, ma in Asia catastrofe da 1000 morti Harvey: gli occhi del mondo sull'uragano in Texas, ma in Asia catastrofe da 1000 morti

Harvey: gli occhi del mondo sull’uragano in Texas, ma in Asia catastrofe da 1000 morti

Harvey: gli occhi del mondo sull'uragano in Texas, ma in Asia catastrofe da 1000 morti
Harvey: gli occhi del mondo sull’uragano in Texas, ma in Asia catastrofe da 1000 morti

ROMA – Inondazioni. Occhi del mondo sull’uragano Harvey in Texas, ma in Asia catastrofe da 1000 morti. Mentre i fari dei media occidentali sono puntati sull’uragano Harvey in Texas, il Nyt invita a non dimenticare tragedie analoghe nell’Asia meridionale, dove questa estate sono morte più di mille persone a causa delle alluvioni. Secondo l’Onu, almeno 41 milioni di persone in Bangladesh, India e Nepal sono state colpite direttamente da alluvioni e frane in seguito alle piogge monsoniche, che iniziano in giugno e durano sino a settembre.

“E mentre l’alluvione nell’area di Houston ha catturato più attenzione, i dirigenti umanitari sostengono che nell’Asia meridionale si sta verificando una catastrofe”, scrive il Nyt.

Mumbai inondata da piogge, milioni bloccati e 5 morti. Quattro giorni di piogge battenti legate al monsone stagionale, con un picco nella giornata di ieri, hanno messo in ginocchio Mumbai, la capitale industriale e finanziaria indiana nello Stato centrale di Maharashtra, con milioni di persone bloccate, le comunicazioni ferroviarie, stradali ed aeree severamente limitate, e almeno 5 morti. In vari punti di Mumbai e della sua provincia, in 12 ore sono caduti fino a 300 millimetri di acqua, che hanno provocato l’inondazione di molte vie di comunicazione con allagamenti nei quartieri di un metro di acqua nelle case al piano terra.

Anche il crollo di un edificio a Mumbai è stato causato dagli smottamenti conseguenti alle inondazioni: finora si contano 4 morti e 20-30 intrappolati. Con oltre 21 milioni di abitanti, Mumbai è la più popolosa città indiana, e la sua rete ferroviaria trasporta ogni giorno 7 milioni di pendolari. Il traffico automobilistico ed i trasporti pubblici sono stati praticamente paralizzati e il traffico aereo ha subito forti ritardi e cancellazioni. Tutte le scuole sono chiuse. L’emergenza ha anche causato la sospensione oggi del servizio, attivo dal 1890 e unico al mondo, dei 5.000 ‘dabbawala’ che a Mumbai assicurano quotidianamente la consegna del pranzo da case e ristoranti alle persone che lavorano negli uffici della città. Le piogge continueranno oggi.

Nepal: inondazioni nel sud, 50 morti e turisti bloccati. La Protezione civile del Nepal ha messo in campo anche un gruppo di elefanti per raggiungere sui tetti di numerosi alberghi del sud del Paese oltre 600 turisti bloccati da inondazioni causate da tre giorni di piogge monsoniche senza sosta. A fine giornata è stato diffuso un bilancio provvisorio, destinato ad aggravarsi, di 49 morti, 36 dispersi e 17 feriti. Il governo nepalese si è riunito in emergenza per esaminare la situazione e il ministero dell’Interno ha decretato lo stato di calamità, visto il gran numero di zone (Sunsari, Rautahat, Morang, Sindhuli e Sauraha in Chitwan) in cui sono state segnalate frane e straripamenti di fiumi.

Harvey, 37 le vittime. Esplosioni nell’impianto chimico in Texas. Continua a crescere il bilancio delle vittime dell’uragano Harvey. I morti accertati sono almeno 37, riporta la Cnn. Due esplosioni hanno colpito oggi l’impianto chimico della Arkema nella cittadina di Crosby, alle porte di Houston: lo riporta la Bbc online, che cita funzionari delle squadre di soccorso. Colonne di fumo nero si levano dall’impianto. Le attività di produzione nell’impianto sono state interrotte già venerdì scorso, prima che Harvey toccasse terra, ma sulla cittadina si sono rovesciati 102 centimetri di pioggia che hanno allagato la zona in cui sorge la fabbrica ed hanno interrotto la fornitura di energia elettrica. Fuori uso anche i generatori di corrente.

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