Internet, i cybercriminali copiano le aziende: stesso trucco per fare campagne spam

Con le attuali misure di sicurezza su internet  inondare le caselle di posta con e-mail spazzatura è diventato un processo più complicato. Ecco perché, per organizzare una campagna di spam, si ricorre a un sistema molto usato dalle aziende: l’outsourcing. I cybercriminali, scrive il New York Times, portano all’esterno parte del lavoro in Paesi in via di sviluppo come India, Bangladesh e Cina, dove le persone sono chiamate a risolvere quei semplici test chiamati “chaptcha” e che servono per determinare se l’utente sia umano e non un computer.  Questo test – usato per chiedere un’amicizia su Facebook, postare un commento su blog e forum o registrare una casella e-mail – richiede all’utente di copiare il codice alfanumerico che appare scritto in un’immagine con lettere e numeri distorti e offuscati.

Grazie a questi codici i pirati informatici possono aprire nuovi indirizzi e-mail, impiegati per le campagne di spam. Secondo il quotidiano sarebbero migliaia le persone che, soprattutto in Asia, svolgono questo tipo di mansione davanti al computer. Trovare un datore non è complicato: ogni settimana sono decine le offerte di questo genere pubblicate da siti specializzati in annunci di lavoro come Freelancer.com. La paga é decisamente bassa, tra gli 80 centesimi e 1,20 dollari per ogni mille codici trascritti, ma in alcuni mercati in via di sviluppo già 50 centesimi all’ora sono considerati un compenso discreto.

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