Iran accusa Facebook di violazione privacy e chiama Mark Zuckerberg in tribunale

Iran accusa Facebook di violazione privacy e chiama Mark Zuckerberg in tribunale
Mark Zuckerberg (Foto LaPresse)

TEHERAN – Facebook avrebbe violato la privacy e i giudici dell’Iran chiamano in tribunale a risponderne il fondatore Mark Zuckerberg. Un giudice di un tribunale della provincia di Fars, nel sud dell’Iran, ha convocato Zuckerberg per dare spiegazioni sulle accuse, spiegano i media iraniani. Il procuratore del tribunale non ha dato conferma della convocazione, limitandosi a parlare della necessità di identificare i responsabili.

L’agenzia Isna spiega che alcuni cittadini iraniani avrebbe denunciato Zuckerberg per “violazione della privacy” da parte di Instagram, WhatsApp, ormai filiali di Facebook. Un alto responsabile della sicurezza di internet citato dalla Isna, Rouhollah Momen-Nasab, ha precisato che il giudice ha ordinato che

“il proprietario sionista di Facebook si presenti nell’ufficio del procuratore per difendersi e versare un risarcimento”.

Il procuratore Ali Algasi ha precisato:

“Ci sono state denunce contro questi siti per frode su Internet e per la diffusione di foto oscene ed è stato chiesto alla giustizia di identificare le persone implicate”.

Le autorità iraniane bloccano regolarmente l’accesso ai social network, in particolare Facebook e Twitter, considerati siti non islamici e pericolosi per il regime. Il presidente Hassan Rohani, un moderato, ha promesso una tolleranza maggiore e lui stesso, così come altri membri del governo, ha un account Twitter.

Gestione cookie