Iran, crisi del Golfo: Alitalia e altre compagnie cambiano rotte

di Maria Elena Perrero
Pubblicato il 21 Giugno 2019 - 14:34| Aggiornato il 21 Agosto 2019 OLTRE 6 MESI FA

Iran, crisi del Golfo: Alitalia e altre compagnie cambiano rotte

MILANO –  Le grandi compagnie aeree mondiali modificano le proprie rotte per la tensione con l’Iran schizzata alle stelle dopo l’abbattimento del drone americano: Lufthansa, British Airways, Klm, Qantas, United Airlines e Alitalia hanno annunciato che i loro aerei non sorvoleranno lo stretto di Hormuz ed il Golfo dell’Oman. Sono state seguite a ruota da altre compagnie come Emirates, Etihad, la compagnia low-cost FlyDubai, Singapore Airlines e Malaysia Airlines.

“La minaccia di un attacco ad un aereo civile a sud dell’Iran è reale”, ha avvertito la Opsgroup, una società per la sicurezza aerea americana, dopo che la Federal Aviation Administration, l’autorità per il trasporto aereo americano, aveva messo in guardia da possibili “errori di calcolo e di identificazione”.

Etihad ha fatto sapere di avere messo in atto “piani di emergenza” senza specificare ulteriormente, Emirates ha motivato invece il cambio di rotta con l’intento di evitare “le aree di possibile conflitto”. FlyDubai, compagnia sorella, ha detto di avere “aggiustato alcune rotte nella regione quale misura precauzionale”.

Per quanto riguarda Alitalia, è stata modificata la rotta dell’unico volo che sorvolava lo Stretto di Hormuz e il Golfo dell’Oman, ovvero il volo Roma-Delhi, che non ha però subito modifiche di orario e durata del volo.

Le tensioni tra Stati Uniti e Iran si sono acuite negli ultimi mesi, dopo che Donald Trump ha rinnovato le sanzioni a Teheran, contravvenendo all’accordo sul nucleare del 2015. Nelle ultime settimane, poi, Washington ha accusato la Repubblica islamica di essere responsabile degli attacchi a sei petroliere vicino allo Stretto di Hormuz, snodo strategico per il passaggio del greggio.