Iran/ “Per chi crea disordini c’è la pena di morte”, lo dice il procuratore della Repubblica di Isfahan
Il procuratore della Repubblica di Isfahan, nell’Iran centrale, ha detto che le persone arrestate per i disordini in corso nel Paese potrebbero essere condannate a morte.
Il magistrato, Mohammad Reza Habibi, ha detto all’agenzia Fars che «il codice penale islamico prevede la pena di morte per coloro che creano danneggiamenti e incendi, considerandoli Mohareb». Un termine che in arabo che significa “Nemici di Dio”. Habibi ha aggiunto che i promotori dei disordini sono «legati a gruppi anti-rivoluzionari e ai nemici stranieri».