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Iran/ “Per chi crea disordini c’è la pena di morte”, lo dice il procuratore della Repubblica di Isfahan

di Alessandro Avico |17 Giugno 2009 16:49

Il procuratore della Repubblica di Isfahan, nell’Iran centrale, ha detto che le persone arrestate per i disordini in corso nel Paese potrebbero essere condannate a morte.

Il magistrato, Mohammad Reza Habibi, ha detto all’agenzia Fars che «il codice penale islamico prevede la pena di morte per coloro che creano danneggiamenti e incendi, considerandoli Mohareb». Un termine che in arabo che significa “Nemici di Dio”. Habibi ha aggiunto che i promotori dei disordini sono «legati a gruppi anti-rivoluzionari e ai nemici stranieri».

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