Iran, rilasciati americani accusati di spionaggio

TEHERAN, 21 SET – Il via libera della magistratura alla scarcerazione dei due escursionisti Usa giunge dopo una settimana dall'annuncio del presidente Mahmoud Ahmadinejad, che il 13 settembre aveva dichiarato a due media statunitensi che la liberazione, atto umanitario unilaterale, poteva avvenire entro due giorni.

La magistratura aveva pero' frenato, puntualizzando di essere la sola autorita' competente e precisando che l'esame del caso era ancora in corso. Al difensore dei due era stato poi detto in seguito che mancava per l'atto la firma di un giudice che avrebbe dovuto tornare al lavoro ieri.

La dinamica della vicenda viene letta da alcuni osservatori come una nuova prova delle tensioni in corso da tempo tra il governo di Ahmadinejad e il potere giudiziario dominato dalla corrente conservatrice tradizionalista che fa capo alla Guida suprema Ali Khamenei.

La stessa corrente che si contrappone ad una parte dell'entourage presidenziale, dominata dall'influente consigliere e consuocero del presidente, accusata di ''deviazionismo', in senso laico e nazionalista, in opposizione alla Guida suprema.

Ma un freno all'iniziativa di Ahmadinejad, annunciata alla vigilia della sua partenza per l'Assemblea generale delle Nazioni Unite, era giunto anche da esponenti politici favorevoli invece ad uno scambio con gli iraniani detenuti negli Usa.

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