Iraq. Il ”leone del deserto”a capo dell’Isis che uccide a volto scoperto

Shakir Wahiyib
Shakir Wahiyib

GB, LONDRA -Leader e militanti dello Stato Islamico dell’Iraq e della Siria (Isis) hanno quasi sempre il volto coperto nei loro video pubblicati su internet, che spesso contengono terribili esecuzioni. Ma lui no, Shakir Wahiyib mostra la sua lunga barba nera e gli occhi carichi d’odio. Il feroce capo dell’Isis che opera nella provincia di Anbar, nell’ovest dell’Iraq, viene soprannominato il ‘leone del deserto’ ed è ormai diventato un idolo nei siti internet jihadisti.

Secondo il Sunday Telegraph, dovrebbe avere fra i 20 e i 30 anni, ma le informazioni che circolano su di lui sono poche e spesso ingigantite per diffondere la sua fama sul web. Di solito veste in nero, il colore dell’Islam radicale, è sempre armato di fucile e amministra in modo sommario la giustizia nella zona da lui controllata passando per le armi chiunque non sia musulmano sunnita.

In un video ferma con altri ribelli tre camionisti su una autostrada irachena, li fa scendere e li obbliga a rispondere a una sorta di quiz sul Corano. Se non sanno le regole della fede sunnita li aspetta il plotone d’esecuzione. E infatti poco dopo vengono passati per le armi dagli uomini di Wahiyib ai lati della strada. ”E’ l’unico che uccide senza coprirsi il volto e vuole fondare uno stato Islamico”, ha detto Yassin Dwaij, un comandante della polizia di Anbar, che ha messo una taglia di 50mila dollari sul ‘leone del deserto’.

Intanto la sua faccia è finita sulla copertina di un magazine jihadista online e avrebbe molte ammiratrici nei Paesi del Golfo Persico. Si dice anche che Wahiyib sia stato catturato in Iraq dagli americani nel 2006 e rimasto in prigione fino all’evasione nel 2012 dopo un assalto dell’Isis. Dietro le sbarre avrebbe conosciuto Abu Bakr al-Baghdadi, il leader dei ribelli sunniti.

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