Iraq/ Caccia a gay e cristiani. Buttiglione chiede intervento governo e comunita’ internazionale

Il presidente dell’Udc Rocco Buttiglione ha sollecitato il governo a intervenire per fermare gli omicidi mirati di cristiani e omosessuali in Iraq. ”Chiediamo al governo italiano e alle altre tre potenze occidentali di intervenire con grande energia contro ‘ondata di omicidi mirati di cristiani e di omosessuali che sta avendo luogo in Iraq”, ha sottolineato in una nota.

“Il governo iracheno deve fare di tutto per fermare queste violazioni gravissime dei diritti umani che sono in diretta e flagrante contraddizione con le ragioni stesse della sua esistenza e anche del sostegno che gli viene dalle nazioni occidentali”, ha aggiunto.

”Chiediamo dunque al ministro degli esteri  FrancoFrattini, di cui conosciamo la sensibilita’ su questi temi,di intervenire presso i suoi colleghi per assicurare un’azione decisa ed efficace. Noi siamo per i diritti umani sempre e verso chiunque”.

In Iraq e’ caccia al gay dopo che le autorita’ religiose si erano scagliate pubblicamente contro quelle hanno definito “devianze” sessuali. Due omosessuali sono stati uccisi e i corpi di altri quattro sono stati rinvenuti a Sadr City, il quartiere dominato dai seguaci del leader radicale sciita Moqtada al Sadr.

”Due giovani, sessualmente deviati, sono stati uccisi giovedi’ da membri delle loro stesse tribu’ per lavare l’onore della famiglia”, hanno affermato fonti dell’esercito del Mahdi, la milizia di al Sadr.

La polizia ha dato invece notizia che il 25 marzo, sempre a Sadr City, sono stati rinvenuti i corpi di altri quattro omosessuali, ciascuno dei quali contrassegnato dalla scritta ”deviato”. Sulla carta, l’omosessualita’ in Iraq e’ punita con la detenzione fino a sette anni ma secondo il gruppo che difende i diritti degli omosessuali in Iraq (Iraqi Lgbt), i gay iracheni rischiano anche la pena capitale.

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