Iraq, giornata di sangue: uccisi 5 soldati Usa, 26 morti

BAGHDAD, 6 GIU – Giornata di sangue e di violenze in Iraq, dove cinque soldati statunitensi sono stati uccisi e una serie di attentati, fra cui un'autobomba a Tikrit, hanno fatto complessivamente 26 morti.
I militari americani, fa sapere un laconico comunicato del comando Usa, sono morti oggi ''nel centro dell'Iraq'', senza ulteriori specificazioni. Ma fonti della sicurezza irachena, riprese dai media locali, affermano che almeno cinque razzi sono stati sparati oggi contro una base Usa, la Base operativa avanzata (Forward Operating Base, Fob) Loyalty, alla periferia di Baghdad, che sorge nell'ex quartiere generale della sicurezza di Saddam Hussein, accanto al grande sobborgo sciita di Sadr City. ''Questa mattina la base americana a Loyalty Camp e' stata bersaglio di un attacco a colpi di razzi. All'interno c'e' molto fumo e gli americani sono morti in quell'attacco'', ha detto una delle fonti. Probabilmente collegata a quell'attacco e' anche la morte di due uomini, presumibilmente due insorti, trovati carbonizzati in un'auto al cui interno sarebbe esploso prematuramente un razzo.

A Tikrit, invece, 160 km a nord di Baghdad, nella provincia sunnita di Salah ad-Din, citta' natale di Saddam, un'autobomba e' esplosa lasciando sul terreno 13 morti (12 secondo altre fonti). Il veicolo riempito di esplosivo e guidato da un kamikaze e' esploso verso le 09:30 locali (le 07:30 italiane), durante un avvicendamento fra truppe irachene e polizia a guardia di un complesso che ospita servizi di sicurezza. Dei morti, almeno nove sono militari, fra cui un capitano, e un ufficiale di polizia. Una ventina i feriti.

Almeno otto morti, infine, fra Baghdad e Ramadi: in quest' ultima alcune bombe hanno fatto saltare in piena notte la casa d'un comandante di polizia, uccidendo quattro suoi familiari.

Per l'esercito americano, che dal 31 agosto 2010 non svolge piu' funzioni di combattimento e mantiene fino alla fine di quest'anno un contingente di 45.000 uomini circa con funzioni di addestramento e supporto alle operazioni antiterrorismo degli iracheni, quello di oggi e' il piu' sanguinoso attacco sul teatro iracheno dall'11 maggio del 2009. Quel giorno un soldato americano con problemi di depressione apri' il fuoco nella base di Camp Liberty, nei pressi dell'Aeroporto internazionale di Baghad, uccidendo quattro commilitoni prima di togliersi la vita. Dalla fine delle operazioni militari nell'agosto scorso, i soldati americani uccisi in Iraq sono 41; dall'inizio della guerra, nel marzo 2003, 4.459, secondo il sito indipendente www.icasualties.org.

Se la sicurezza e' migliorata negli ultimi anni in Iraq, ma la violenza e il terrorismo sono comunque uno stillicidio quotidiano. Tanto che, in vista del ritiro totale Usa entro la fine del 2011, sulla base del trattato sulla sicurezza, il premier iracheno, Nuri al-Maliki sta riflettendo se chiedere a Washington di lasciare qualche forza nel Paese.

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