Iraq, spararono contro un hotel uccidendo un cameraman: ora la Spagna chiede l’arresto di 3 militari Usa

L’Audiencia Nacional spagnola ha spiccato questa mattina un mandato di cattura internazionale per i tre militari statunitensi che nell’aprile 2003, durante l’invasione dell’Iraq, spararono contro l’hotel Palestine di Baghdad uccidendo, tra gli altri, il cameraman spagnolo di Telecinco José Couso: lo riferisce la corte in una nota.

Il magistrato Santiago Pedraz ha ordinato che le forze dell’ ordine cerchino e arrestino il tenente colonnello Philip de Camp (che diede l’ordine di sparare), il capitano Philip Wolford (che lo trasmise) e il sergente Thomas Gibson (autore materiale dello sparo) che dovranno essere estradati in Spagna.

La corte imputa ai tre un “reato contro la comunita’ internazionale”, per l’attacco mortale contro la “popolazione civile” e “l’atto di violenza finalizzato a spaventare” i giornalisti. Lo sparo di un proiettile di 120 mm dal cannone del carro armato Abrams M1, situato su un ponte sul fiume Tigri, a circa un chilometro dall’hotel dove risiedeva la maggior parte della stampa internazionale, esplose tra il quattordicesimo e il quindicesimo piano, causando la morte di Couso, di un giornalista dell’agenzia Reuters e il ferimento di altri 4 operatori.

Lo scorso 6 luglio il tribunale Supremo spagnolo aveva ordinato all’Audiencia (per la seconda volta in 4 anni) di riaprire il “caso Couso”.

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