WASHINGTON – I miliziani dell’Oregon lo scorso 2 gennaio hanno fatto irruzione in un edificio federale degli Stati Uniti per protestare contro il governo. Una piccola rivolta che non è passata inosservata ai miliziani dell’Isis, che hanno deciso di cercare “alleati” tra i loro nemici. Lo Stato Islamico via Twitter ha annunciato di voler aiutare i miliziani dell’Oregon nel proseguire la loro protesta contro il governo Usa. Una vera e propria alleanza, d’altronde, non sarebbe possibile: il gruppo che ha organizzato l’intervento para-militare è anche fortemente anti-islamico, ma i jihadisti hanno detto di non voler perdere questa “opportunità chiave”.
Il Washington Post sul suo sito scrive che l’obiettivo dell’Isis è incoraggiare la protesta portata avanti da Ammon Bundy e dal suo gruppo di miliziani nei confronti del governo. Il Site, che monitora i messaggi dei miliziani dello Stato islamico, ha tradotto un messaggio di Abu Adriatic Irhabi, iracheno e sostenitore dell’Isis, in cui si legge:
“Una massiva mobilitazione di ribelli anti-governativi si può verificare. I ribelli hanno l’esperienza militare e l’addestramento alla guerra. Potrebbero essere in grado di demolire e distruggere il loro corrotto, diabolico e oppressivo governo, o almeno di danneggiare severamente le loro operazioni”.
Il post pubblicato su Twitter dal sostenitore Isis però avvisa, convertire i miliziani è impossibile, dato che hanno un orientamento profondamente anti-islamico. L’Isis quindi non cerca alleati o nuovi soldati, ma vuole incoraggiare le rivoluzioni interne e supportare le loro cause per destabilizzare il governo americano, come spiega in un altro post:
“Ogni giorno gli americani supportano le loro cause. Diamogli dei suggerimenti sulle azioni di guerra, le strategie e le tattiche e suggeriamogli obiettivi sensibili”.
Una sorta di condivisione delle strategie e dei luoghi sensibili da colpire per poter devastare il nemico comune e attaccarlo dall’interno e dall’esterno. Suggerimenti e pseudo-alleanza che i miliziani dell’Oregon potrebbero decisamente non accettare.