BEIRUT (LIBANO) – “Vivere in Occidente è meglio. Io voglio vivere in una nazione europea, non in un Paese arabo. Voglio che mia figlia viva e abbia un’educazione”. A parlare è Saja al Dulaimi, una delle ex mogli di Abu Bakr al Baghdadi liberata da un carcere libanese lo scorso dicembre assieme alla figlia, avuta con il “Califfo” dell’Isis.
“Anche se sua madre è stata sposata con Baghdadi, un terrorista, qual è la sua colpa?”, dice della figlia, una bimba di circa 6 anni, in una intervista esclusiva all’emittente svedese Expressen Tv. Saja al Dulaimi è stata sposata per alcuni mesi, nel 2008, con l’attuale leader dell’Isis. “Non lo amavo. Se avessi voluto vivere con lui sarei stata una principessa e avrei avuto un sacco di soldi. Ma non è il denaro che mi interessa”, racconta la 28enne.
Saja è cresciuta in una famiglia dell’alta borghesia di Baghdad e prima di sposare Al Baghdadi aveva avuto un altro matrimonio con Falah Ismail al-Jasim, tenente della guardia del corpo di Saddam Hussein che, dopo la caduta del regime si è unito al movimento terroristico Jaish al-Rashedin, che ha combattuto contro le truppe Usa in Iraq. È morto in battaglia un anno dopo il matrimonio. E Saja è rimasta sola. Fino a quando il marito di sua zia gli disse che conosceva un uomo che era alla ricerca di una vedova da sposare. Era Al Baghdadi.
“Non mi ha mai raccontato del suo passato. Era misterioso e taciturno. Avevamo un rapporto superficiale. Ma amava i bambini, era il loro idolo. Saja è per la libertà, ma anche per l’applicazione della Sharia, che “non sono in opposizione”. E quando le si chiede perchè l’Occidente dovrebbe accoglierla dice: “Dove è la mia colpa? Ero sposata con lui nel 2008, ora siamo divorziati. Sono stata io che lo ha lasciato. Sono una donna che ha attraversato molte difficoltà, che ha sofferto in carcere. Se avessi voluto sarei stata ricca, ma non voglio soldi, voglio la libertà”.