IRAN, TEHERAN – Sono circa 100 mila gli uomini dell’Isis che combattono nella regione occidentale dell’Asia – prevalentemente Iraq e Siria – fra cui 5000 ceceni, pagati con un salario mensile di 200 dollari.
Sono le stime del consigliere iraniano della Guida suprema per gli affari militari, gen. Yahya Rahim Safavi. Secondo Safavi, già comandante delle Guardie della rivoluzione, gli Usa sono responsabili della diffusione dell’Isis nell’area.
Domenica, in una conferenza stampa con il suo collega ceco – il ministro degli Esteri iraniano Javad Zarif ha sottolineato che l’Iran combatte sempre contro la violenza e il terrorismo, ma purtroppo le politiche Usa hanno aggravato la situazione nella regione ed i loro alleati sostengono l’estremismo in modo diretto o indiretto.
Rivolgendosi al segretario di stato Usa John Kerry, riferisce l’Irba, Zarif lo ha invitato a non parlare per venire incontro alle richieste di gruppi di pressione politica, ma di comprendere la vera realtà della regione e di agire in modo da non crearvi ulteriore caos.