MOSUL – I membri dell’Isis distruggono le tombe dei cristiani a Mosul, in Iraq: tombe e lapidi prese a martellate. Continua la barbarie da parte dei jihadisti dello Stato Islamico. A dare prova delle proprie “bravate” gli stessi jihadisti che hanno postato sul web foto e video. A riferire della vicenda è il DailyMail online.
A testimoniare il nuovo atto vandalico sono stati gli stessi tagliagole del Califfato che hanno postato sul web foto e video delle distruzioni, in particolare sul forum jihadista Shomoukh Al-Islam titolando la sequenza video: “Cancellazione dei simboli pagani”. Secondo quanto ha riferito il Mail online, i miliziani hanno anche aggiunto un commento via web per giustificare il loro scempio, sostenendo che le tombe simboleggiano che i morti sono più vicini ad Allah dei vivi: dunque le immagini sulla lapidi dovevano essere cancellate e i loro sepolcri demoliti.
“Agendo in questo modo e soprattutto postando sul web le loro azioni i jihadisti vogliono dimostrare quanto siano potenti – ha affermato a FoxNews Steven Stalinsky, direttore dell’Istituto di ricerca del Medio Oriente – Il segnale che stanno inviando al mondo occidentale è chiaro: nessuno li può fermare”.
Si tratta di una vera e propria campagna dell’orrore che costringe i cristiani che vivono nelle zone sotto il controllo dei miliziani a scegliere tra l’esilio, la conversione alla folle ideologia jihadista e la morte. A metà marzo la scure dei seguaci del ‘Califfo’ aveva colpito una chiesa nella regione irachena di Ninive. Anche in questo caso erano state pubblicate su internet immagini di ferocia: una croce rimossa da una cupola e un’altra da un campanile di una chiesa.
Al loro posto l’ormai tristemente nota bandiera nera. E poi una statua della Madonna gettata per terra, un bassorilievo colpito a colpi di martello. Crimini contro la memoria e la storia, oltre che contro la fede.