Israele dichiara lo stato di guerra. Una colonna di tank si dirige verso Gaza. Diluvio di bombe sulla Striscia, colpiti centinaia di obiettivi di Hamas, che a sua volta rivendica “un massiccio attacco missilistico con 100 razzi” su Ashkelon, nel sud di Israele.
Israele, operazione di terra entro 24-48 ore
Secondo il Washington Post, intanto, gli Usa si attendono un’ampia operazione via terra contro Hamas a Gaza nelle prossime 24-48 ore.
Ci sono ancora sei località nel sud di Israele vicino alla frontiera in cui sono in corso combattimenti con i miliziani di Hamas, ha detto il portavoce militare Daniel Hagari nominando le località di Beeri, Kfar Aza, Nirim e Alumim.
I miliziani – ha aggiunto – hanno varcato la linea di confine non solo la sera dell’attacco ma anche negli ultimi due giorni. Questa mattina presto le Forze di difesa israeliane hanno reso noto che circa 80 terroristi sono stati trovati nel Paese durante la notte, mentre i combattimenti sono continuati in sei località lungo il confine con Gaza. Almeno 800 obiettivi di Hamas a Gaza sono stati colpiti dall’esercito. Lo riferiscono i media israeliani.
Ai residenti di Sderot, cittadina a ridosso della Striscia, è stato ordinato di nuovo di barricarsi in casa e di non aprire a nessuno. Il portavoce militare israeliano poco prima ha detto che continuano le infiltrazioni in territorio israeliano dei miliziani da Gaza. I media segnalano sparatorie fra soldati e miliziani e, secondo le stesse informazioni, sarebbero stati “uccisi 4 terroristi”.
Il nuovo bilancio è di 700 morti israeliani
Il nuovo bilancio dei morti israeliani è di 700. Sono 2.500 i feriti, moltissimi gravi. Ci sarebbero 750 dispersi, sarebbero almeno 100 gli ostaggi nelle mani di Hamas. Tra loro americani e tedeschi.
Sarebbero 260 i morti al rave dei giovani pacifisti nel deserto. Israele ha chiesto ai suoi cittadini di abbandonare l’Egitto. I morti a Gaza per gli attacchi di Israele sono arrivati a 436 con 2.270 feriti. Questo il nuovo bilancio reso noto dal ministero della sanità della Striscia.
“Di gran lunga la peggiore giornata nella storia di Israele”: così un portavoce delle Forze di difesa di Israele (Idf) su X definisce intanto sabato scorso, il giorno dell’attacco di Hamas allo Stato ebraico, secondo cui l’attacco è paragonabile a Pearl Harbor o all’11 settembre.
“I combattimenti sono ancora in corso nel Sud di Israele, terroristi sono ancora nel Paese, sono entrati circa mille palestinesi assetati di sangue, sono andati casa per casa, edificio per edificio per massacrare civili e militari israeliani. Sfortunatamente la cifra astronomica di 700 israeliani uccisi è destinata a non restare tale. Mai nella storia di Israele ci sono state tante vittime per un solo attacco”, lo ha detto nella notte un portavoce delle Forze di Difesa israeliane pubblicando un video su X.