“Italia sta per bombardare Isis in Libia”: ambasciatore Onu

"Italia sta per bombardare Isis in Libia": ambasciatore Onu
“Italia sta per bombardare Isis in Libia”: ambasciatore Onu

ROMA – L’Italia è pronta a bombardare la Libia. Obiettivo le basi dell’Isis nella città di Sirte. A sostenerlo, scrive su La Stampa Paolo Mastrolilli, è Ibrahim Dabbashi, ambasciatore libico all’Onu, che ha così commentato la risoluzione con cui il Consiglio di Sicurezza dell’Onu, ieri 23 dicembre,  “ha riconosciuto l’accordo firmato in Marocco per creare un governo d’unità nazionale, e ha sollecitato i paesi membri a usare tutti i mezzi a loro disposizione per aiutare il nuovo esecutivo a combattere i terroristi e contrastare il traffico di esseri umani”.

L’Italia, insomma, si unirà ai bombardamenti, secondo l’ambasciatore. Non agirà da sola e non agirà subito. Le bombe sulla Libia cadranno, però, non appena “ci saranno le condizioni politiche”. Spiega Dabbashi: “Italia, Francia, Gran Bretagna e Stati Uniti stanno preparando raid aerei per colpire le basi dell’Isis a Sirte. Credo che appena le condizioni politiche lo consentiranno, entreranno in azione”.

La risoluzione in questione, quella approvata il 23 dicembre, è stata scritta dalla Gran Bretagna e quindi votata all’unanimità con il consenso anche della Russia. Spiega Mastrolilli:

Il testo benedice l’accordo firmato il 17 dicembre a Skhirat alla presenza dell’inviato dell’Onu Martin Kobler, e appoggia il comunicato di Roma emerso dalla conferenza del 13 dicembre. Quindi chiede di «sostenere in pieno» il lavoro di Kobler, e lavorare con le autorità libiche per «costruire le capacità» del nuovo esecutivo.

«Un importante passo verso la stabilizzazione del paese» ha sottolineato il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni, che ha puntualizzato il «ruolo determinante» svolto dall’Italia, a cominciare dalla Conferenza di Roma. «Il Consiglio di Sicurezza – dice il paragrafo 6 della risoluzione – sollecita tutti gli stati membri a rispondere urgentemente alle richieste di assistenza da parte del governo», e quindi a varare la missione di pace che l’Italia ambisce a guidare. I passaggi chiave, però, sono il 12 e il 15. Il paragrafo 12 sprona tutti i paesi ad «assistere rapidamente il governo nel rispondere alle minacce alla sicurezza libica, e appoggiarlo attivamente per sconfiggere l’Isis, Ansar al Sharia, e altri individui o gruppi associati con Al Qaeda».

 

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