Jack Ma, fondatore Alibaba riappare dopo tre mesi (in conferenza stampa). Il titolo vola Borsa Jack Ma, fondatore Alibaba riappare dopo tre mesi (in conferenza stampa). Il titolo vola Borsa

Jack Ma, il miliardario cinese proprietario di Alibaba è scomparso da due mesi. Cosa c’è dietro?

Da oltre due mesi non si hanno più notizie di Jack Ma, il miliardario cinese fondatore e proprietario del colosso dell’e-commerce Alibaba. Jack Ma, che secondo Forbes ha un patrimonio valutato nel 2020 in oltre 56 miliardi di dollari, sembra sia diventato sgradito al potentissimo PCC, il Partito Comunista Cinese.

Secondo indiscrezioni delle ultime ore dalla Cina, indicano che il governo cinese sarebbe al lavoro su un piano per nazionalizzare Alibaba e Ant Group. “Sulla base delle segnalazioni ricevute dall’Amministrazione statale per la regolamentazione del mercato nei giorni scorsi, il governo indagherà su Alibaba per sospette attività monopolistiche”, avevano detto a Pechino. E la notizia, trapelata ieri, dell’intenzione di imporre ulteriori freni ad Alibaba, ha fatto precipitare le azioni del Gruppo di oltre l’8%. Alibaba ha detto che collaborerà a qualsiasi indagine.

Sempre ieri, Qing Song, esperto analista del settore finanziario di Internet, nel corso di un’intervista a Radio Free Asia ha detto che l’indagine fa parte dei piani del PCC per nazionalizzare sia Ant Group che Alibaba: “Ora che hanno avviato le indagini, ci saranno senz’altro sviluppi molto significativi. Le decisioni vengono dai piani alti del Partito, dalla leadership centrale. E il tempismo non è causale”. “Queste nazionalizzazioni stanno sicuramente avvenendo, e l’indagine antitrust probabilmente accelererà quel processo (…) Il Partito intende fare di Ant Group e di Alibaba un esempio”.

Jack Ma è scomparso e Pechino ordina ai media di non parlare di Alibaba

Nei giorni scorsi era arrivata la notizia che il governo cinese aveva esplicitamente ordinato ai media del paese, di censurare le notizie sulle indagini su Alibaba. Secondo il Financial Times, si tratterebbe di un evidente segnale che le vicende di Jack Ma sono ormai diventate un problema politico molto delicato in Cina.

Le sue colpe agli occhi del Partito comunista cinese, sono quelle di aver accumulato troppo potere e troppi soldi con il rischio che la sua influenza attraverso internet e il potenziale controllo sulle opinioni di milioni e milioni di cittadini cinesi, finisca per superare quello del PCC ma, più di ogni altra cosa, l’aver criticato pubblicamente il governo.

Al forum economico di Davos, nel 2007, Jack Ma aveva detto: “La mia filosofia consiste nell’essere innamorato del potere ma di non sposarlo mai”, mentre a Shanghai, il 24 ottobre scorso, intervenendo nuovamente a un forum economico, aveva criticato il sistema bancario cinese, paragonandone il funzionamento a quello di “un monte dei pegni, e arrivando al punto di criticare senza mezzi termini uno dei mantra di Pechino, la prevenzione dei rischi del sistema finanziario. (fonte CORRIERE.IT)

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