Jeffrey Epstein, miliardario amico di Trump e Clinton, arrestato di nuovo per traffico di minorenni

NEW YORK – Rischia di tornare in carcere Jeffrey Epstein, il finanziere americano miliardario vicino al principe Andrea d’Inghilterra, a Bill Clinton e a Donald Trump. 

Epstein è stato arrestato sabato 6 luglio all’aeroporto di Tererboro, nel New Jersey, appena sbarcato negli Stati Uniti da un volo su jet privato proveniente da Parigi. E’ accusato di aver avuto rapporti sessuali a pagamento con minorenni, anche di 14 anni, tra il 2002 e il 2005, riferisce il Daily Beast, sia nella residenza nell’Upper East Side sia nella villa di Palm Beach di proprietà del finanziere. 

Il gestore di hedge fund è in custodia cautelare e dovrebbe apparire lunedì 8 luglio davanti alla corte federale di Manhattan. Secondo quanto riferiscono i media americani Epstein sarebbe accusato di aver pagato ragazze minorenni per dei massaggi e di averle molestate nelle sue case in Florida e New York.

L’arresto arriva dopo un patteggiamento segreto raggiunto a Miami a conclusione di un’indagine federale, accordo che ha permesso all’uomo, 66 anni, di evitare un possibile ergastolo, scontando solo una pena a tredici mesi in un’ala privata di un carcere di Palm Beach, uscendo sedici ore al giorno grazie ad uno speciale permesso di lavoro ed avendo in carcere i propri uomini della sicurezza personale.

L’accordo prevedeva anche accordi finanziari con molte delle sue numerose vittime, adolescenti ai tempi degli abusi, e la registrazione dello stesso Epstein nella lista dei pedofili. Sotto accusa è finito ora quello stesso accordo sottoscritto da Epstein, su cui il Dipartimento di giustizia ha aperto un’inchiesta. (Fonti: The Daily Beast, The New York Times, Cnn)

 

 

 

 

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