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Kabul, dipendente Onu rapita con la figlia mentre l’accompagnava a scuola

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Kabul, dipendente Onu rapita con la figlia mentre l’accompagnava a scuola

KABUL – Una dipendente Onu, di nazionalità afghana, è stata rapita oggi, 22 gennaio, a Kabul. La donna, dipendente della Missione di assistenza delle Nazioni Unite in Afghanistan (Unama) è stata sequestrata insieme alla figlia che stava portando a scuola. Lo riferisce la tv Tolo.

Il ministero dell’Interno afghano ha inoltre confermato che una terza persona, forse l’autista del veicolo dell‘Unama, è stata uccisa nell’operazione del commando avvenuta in un quartiere settentrionale della capitale. Un giornalista della Bbc a Kabul ha saputo tuttavia che la persona deceduta potrebbe essere un parente della donna rapita.

Il rapimento è avvenuto alle 6 del mattino.  L’agenzia di stampa Pajhwok, citando fonti della polizia, aggiunge che l’autista della donna, che pure è scomparso, potrebbe avere avuto un qualche ruolo nel sequestro, anche perché il veicolo è stato abbandonato nel luogo dell’incidente in quartiere settentrionale di Kabul. In particolare si è appreso che la persona rapita lavorava per la filiale afghana del Fondo delle Nazioni Unite per la popolazione.

Intanto è salito ad almeno 43 morti il bilancio dell’attacco avvenuto nella serata di sabato all‘Hotel Intercontinental di Kabul. Sulla vicenda è aperta un’inchiesta che deve stabilire come gli aggressori abbiano potuto aggirare le misure di sicurezza. Stando alle ricostruzioni, il kamikaze si sarebbe fatto saltare all’ingresso dell’albergo, consentendo in questo modo ad almeno quattro uomini di fare irruzione nell’albergo, iniziando a sparare verso gli ospiti e a prendere degli ostaggi. La maggior parte delle vittime non è stata ancora identificata.

Non ci sarebbero italiani tra le vittime, in base alle prime informazioni di cui dispone la Farnesina. Il ministero degli esteri sta facendo comunque ulteriori verifiche con le autorità di Kabul e con l’ambasciata italiana nella capitale afghana.

 

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