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Karen McDougal, ex modella di Playboy: “Trump mi offese, dopo aver fatto l’amore mi offrì soldi”

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LOS ANGELES – Karen McDougal, ex coniglietta di Plyboy, spiffera i dettagli dell’affaire con Donald Trump che le avrebbe offerto denaro in cambio di un rapporto sessuale consensuale, regalato un appartamento a New York e perché si è conclusa la relazione durata 10 mesi.

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La McDougal sostiene di essere stata innamorata del presidente, quando nel 2006 Trump era una star della tv, avevano avuto “rapporti sessuali non protetti decine di volte”.
Ad Anderson Cooper della CNN ha riferito che nella relazione durata 10 mesi provava sentimenti autentici per l’allora conduttore di Apprentice, sembra a suo dire, ricambiati.

L’ex coniglietta, 46 anni, alla CNN ha detto che con Trump hanno fatto sesso al primo appuntamento e quando lui le aveva offerto dei soldi dopo il rapporto “in auto mentre tornavo a casa, ho cominciato a piangere, mi ha davvero ferito. Ha pensato che fossi quel tipo di persona, forse perché ero una playmate”.
Lo stesso anno, a Natale le regalò un appartamento a New York che tuttavia ha perduto dopo la fine della relazione, scrive il Daily Mail.
La Casa Bianca ha negato che il presidente abbia avuto una relazione con la McDougal.
Ricorda di essersi sentita in colpa qundo è andata nell’appartamento alla Trump Tower e il presidente le aveva mostrato la camera letto di Melania, pensò che fosse strano che la moglie dormisse in una stanza separata, che “avessero dei problemi”, ha detto alla CNN.

McDougal sostiene di essersi sentita a disagio nell’appartamento di un uomo sposato la cui moglie aveva appena avuto un bambino, Barron. “Non vedevo l’ora di andare via”.
“Quando guardo indietro, oggi so di aver sbagliato. Mi dispiace per ciò che è successo. Ma allora ero una ragazza diversa, volevo divertirmi”.
Nel corso della loro relazione, Trump parlò solo una volta di Melania, “dicendo che era molto intelligente e parlava quattro o cinque lingue”.

L’ex Playmate è impegnata in una causa contro la American Media Inc.,  che pubblica il National Enquirer. Il magazine ha acquistato i diritti per pubblicare la storia della donna, prima delle elezioni presidenziali del 2016. Ma la pubblicazione non c’è mai stata e secondo la McDougal, fa parte di un piano per insabbiare la questione, in cui sarebbe coinvolto anche il suo ex avvocato Michael Cohen. L’obiettivo è ottenere l’annullamento dell’accordo con l’American Media Inc. che peraltro nega di aver mai nascosto storie che potessero danneggiare il candidato repubblicano.

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