ASTANA, 1 NOV – Rivendicazione di stampo islamista per le due esplosioni avvenute ieri ad Atyrau, la città sul Caspio kazako che ospita gli uffici delle maggiori compagnie petrolifere occidentali operanti nel paese, inclusa ENI. La "firma" del sedicente gruppo terroristico Jund al Khilafah (Soldati del Califfato) è apparsa oggi sul sito web Long War Journal, basato negli Usa.
Il gruppo promette di continuare gli attacchi se il governo kazako non ascolterà le sue richieste: "le due esplosioni erano un avvertimento" si legge. Il sospetto attentatore è l'unica vittima dell'esplosione di ieri mattina, nei pressi di un edificio governativo di Atyrau, a 2500 km dalla capitale Astana. La procura locale oggi l'ha identificato come Baurzhan Sultangaliyev, nativo di Atyrau, anni 24. Nella sua abitazione sarebbe stato rinvenuto un ordigno artigianale, elementi esplosivi e un manuale per fabbricare bombe.
Nel mirino dei terroristi, secondo un forum on line, ci sarebbe la nuova legge religiosa varata lo scorso mese dal parlamento kazako, che restringe la libertà di culto nel paese a maggioranza musulmana, bandendo tra l'altro la preghiera negli uffici pubblici.